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Pilato, i De Tullio, Toma e Tarantino puntano i Mondiali: le «bracciate» pugliesi virano verso Singapore

 
stefano palazzo

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stefano palazzo

Pilato, i De Tullio, Toma e Tarantino puntano i Mondiali: le «bracciate» pugliesi virano verso Singapore

Dal Trofeo Settecolli il nuoto pugliese esce rafforzato: Marco De Tullio oro nei 400 stile , Federica Toma oro nei 50 dorso, Benedetta Pilato, regina nei 50 rana, oltre all’argento di Luca De Tullio negli 800 stile

Lunedì 30 Giugno 2025, 13:05

Dopo la tre giorni intensa di gare, gli Internazionali d’Italia, Trofeo Settecolli, vanno in archivio sotto un buon auspicio per il nuoto italiano in vista del prossimo importante appuntamento di fine luglio, i Mondiali di nuoto, pallanuoto, nuoto artistico, tuffi e tuffi dalle grandi altezze in programma a Singapore. Il nuoto pugliese ne esce rafforzato con due vittorie di prestigio in carniere, grazie a Marco De Tullio oro nei 400 stile libero, Federica Toma, oro nei 50 dorso e Benedetta Pilato, regina incontrastata nei 50 rana, oltre all’argento di Luca De Tullio negli 800 stile libero. Da sottolineare anche la massiccia presenza in tutte le finali disputate nella tre giorni allo Stadio del Nuoto di Roma di atleti pugliesi, non solo gli affermati che orbitano nella galassia della Nazionale assoluta come Chiara Tarantino, l’unica al momento di avere la certezza del posto nella staffetta 4 x 100 stile libero mondiale, ma anche e soprattutto delle nuove leve che ancora vivono e si allenano nella nostra regione, grazie a squadre che investono sul territorio e ad un settore tecnico sempre all’avanguardia nazionale.

Da Foggia a Lecce, passando per Bari e Taranto, il movimento natatorio è sempre in costante fermento ed il ricambio generazionale cresce e fa proseliti tra le nuove generazioni, su tutti Rachele Romanazzi del team Sports And Events di Bari nei 200 dorso, Maurizio Ciuffreda dalla Pentotary Foggia nei 200 farfalla e Alessia Loconsole della Mediterraneo Sport di Taranto nei 200 rana. Il direttore tecnico Cesare Butini ha ora il compito di costruire la squadra che volerà in Asia e, non essendosi qualificati ad aprile nessuno dei nostri atleti, dovrà fare delle scelte accurate per portare i migliori rappresentanti per garantire all’Italia che nuota il ruolo da protagonista che negli anni si è ritagliato in campo internazionale.

«Le prestazioni sono state buone da parte di tutti - ha dichiarato Butini al termine della manifestazione - in vista dei mondiali effettueremo delle valutazioni per il completamento della Nazionale. Sicuramente presenteremo una squadra competitiva, sapendo che stiamo lavorando soprattutto per le Olimpiadi di Los Angeles 2028: il quadriennio è appena iniziato. Tanti giovani si stanno mettendo in mostra ed è un’ottima indicazione. Nei 200 stile libero, invece, mi aspettavo qualcosa in più dagli altri in ottica staffetta ma è un periodo di carico per molti atleti - anche se con i tempi nuotati da Marco de Tullio una delle caselle nel settore maschile sembra assicurato -. La prima nazionale del nuovo quadriennio quindi nascerà con un connubio tra campioni affermati e giovani in rampa di lancio».

A fare gli onori di casa è stato il presidente della Federazione Italiana Nuoto Paolo Barelli. «Il Foro Italico è un habitat sportivo straordinario, invidiatoci in tutto il mondo. La piscina dello Stadio del Nuoto è considerata la più bella in assoluto un po’ da tutti: dirigenti, atleti e tecnici internazionali. Il Trofeo Settecolli è un evento di eccellenza sportiva: abbiamo ospitiamo circa 800 atleti provenienti da 32 Paesi, tra cui 30 medagliati olimpici e mondiali, tra loro per la prima volta anche atleti della federazione russa, che gareggiano a titolo individuale, con le dovute autorizzazioni da parte del CIO e delle federazioni internazionali, atleti che non gareggiavano in vasca scoperta da oltre tre anni».

Assieme a Barelli anche il neo presidente del CONI Luciano Buonfiglio, che ha scelto il trofeo Settecolli quale primo evento cui presenziare: «Essere qui con Paolo Barelli e la Federnuoto, da sempre una delle federazioni più medagliate e impegnate nel sociale, è un inizio meraviglioso. Premiare le atlete è un onore che mi emoziona. Al centro dei nostri interessi, non a parole, devono esserci gli atleti». Occasione anche per la proclamazione del premio «Allenatore di Nuoto dell’anno per il 2024», premio andato a Marco Giovanni Pedoja, finalista per la terza volta, fino allo scorso dicembre la guida tecnica del campione olimpico dei 100 rana Nicolò Martinenghi; Pedoja si è aggiudicato il premio intitolato ad Alberto Castagnetti giunto alla decima edizione con il 50% dei voti, contro il 35% di Alberto Burlina, che oggi allena Chiara Tarantino e il 15% di Fabrizio Antonelli, coach di Domenico Acerenza e Luca De Tullio.

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