Luca Mazzone più forte della sorte avversa sfiora la tripletta di bronzo agli Europei di handbike. A Rotterdam sale sul terzo gradino del podio nella crono e nella prova in linea della categoria H2 e chiude con tanta rabbia in quarta posizione nella seconda squadra azzurra del Team Relay.
Il pluricampione di Terlizzi, che difende i colori del Circolo Canottieri Aniene, lo fa sull’handbike distrutta contro una transenna qualche giorno prima nella staffetta ai Mondiali di Glasgow, e riparata a tempo di record dal meccanico della nazionale Vincenzo Bonasia.
L’Europeo si è aperto con il Team Relay che ha visto il terzetto dell'Italia B, composto da Mazzone, Monti e Cortini giungere quarto, a 20” dai primi e solo 4” dal podio. Questa volta al pugliese è stato preferita Francesca Porcellato in squadra con Diego Colombari e Federico Mestroni nella squadra A. Molto combattuta la prova contro il cronometro. Sulla distanza di 10.3 km l’ha spuntata lo spagnolo Sergio Garrote Munoz, davanti al francese Florian Jouanny a 21 secondi e quindi a Luca Mazzone, terzo a 43 secondi dal vincitore. Nella prova in linea, gara molto aperta fra i tre protagonisti della categoria H2 che dopo aver fatto scintille ai Mondiali concedono il bis agli Europei. Mazzone chiude a 5’35 dal dominatore di giornata Jouanny, primo davanti a Garrote. «Sono super contento per l’epilogo di questo Europeo - attacca Luca Mazzone -. Ho portato a casa due medaglie di bronzo con la mia bici riparata dalle esperte mani del meccanico della nazionale Bonasia. A lui ho voluto dedicare il bronzo conquistato nella prova a cronometro. Grazie anche alla Carbonbike che mi aveva garantito che mi avrebbe spedito un telaio prima dell’inizio dell’Europeo. Per fortuna però questo non si è reso necessario. Sono amareggiato per non aver partecipato nella prima squadra del Team Relay, con i compagni Mestroni e Colombari. Volevo il riscatto con loro per rifarmi dopo l’incidente nella staffetta di Glasgow che ci è costato un argento a tutti e tre. Accetto la decisione del ct Addesi ma non la condivido perché ho dimostrato di essere molto più forte nella crono». Quindi Mazzone parla delle altre due gare disputate sulle strade di Rotterdam: «Il giorno dopo il Team Relay ho disputato un’ottima crono replicando quanto fatto nella corsa contro il tempo ai Mondiali.
Nella prova in linea, invece, troppo forti i miei avversari, in più vedevo che la bici non teneva bene in curva. Per questo ho deciso di fare una gara senza rischiare e fare mio il bronzo piuttosto che rischiare di non arrivare al traguardo - spiega il campione di Terlizzi -. Con questa le medaglie di questa trasferta salgono a quattro e mi ripaga di tutti gli sforzi di questa annata agonistica affrontata con tanti sacrifici e dedizione. Adesso un bel periodo di vacanza con la mia famiglia, sono stato lontano tanto da loro in questa estate per la preparazione ai Mondiali e agli Europei. Parteciperò alla tappa di Bari del Giro d’Italia di handbike. Più che vincere, l’obiettivo sarà di partecipare per promuovere il paraciclismo nella mia "terra”. Poi sotto con gli allenamenti per trovare le giuste motivazioni per competere a livello mondiale anche il prossimo anno dove l’obiettivo è staccare il visto per le Paralimpiadi di Parigi 2024».
L'Italia chiude gli Europei con un medagliere sontuoso di ben 14 titoli continentali, 9 medaglie d’argento e 10 di bronzo, che colloca gli azzurri al primo posto per numero di titoli vinti.