A tre giorni dall’inizio della XX edizione dei Mondiali di nuoto in vasca olimpica, la comitiva azzurra, che include i baresi Marco e Luca De Tullio, la coratina di nascita e leccese d’adozione Chiara Tarantino e la tarantina Benedetta Pilato, si sposta da Kurosawa, dove si è allenata fino ad oggi, alla volta di Fukuoka, sede della kermesse. Se i fratelli De Tullio vivono e si allenano a Roma sotto la guida tecnica di Christian Minotti, le nuotatrici hanno preparato l’evento giapponese in impianti pugliesi lavorando sotto l’occhio attento di Mauro Borgia e Vito D’Onghia, due eccellenze tecniche locali.
Per la coppia D’Onghia-Pilato, si tratterà del terzo Mondiale consecutivo. Il coach tarantino ha seguito la sua allieva nel cloro della Meridiana di Taranto fino alla partenza per il Giappone. «Abbiamo lavorato bene iniziando la fase di scarico in prossimità della partenza. Benedetta è seguita nel ritiro da Satta, con cui ci si confronta quotidianamente, come del resto con la stessa atleta. L’ho sentita molto serena, c’è un clima positivo e rilassato. Mi ha parlato anche di qualche “uscita” col gruppo, quindi non possiamo che aspettare il giorno della gara con fiducia».
La Pilato gareggerà solo nel 50 rana (salvo staffette) e non sulla distanza dei 100 metri della quale è detentrice del titolo, ma per la quale non ha realizzato il minimo. «Un aspetto questo - dice D’Onghia - che è stato ampiamente metabolizzato anche perché messo in preventivo per tempo, come noto ai più. È stato un anno particolare, caratterizzato da problemi fisici e dagli impegni scolastici che hanno portato a sacrificare il 100. Benedetta vinse l’oro lo scorso anno al suo primo 100 Mondiale, ha soli diciotto anni e potrà rifarsi ampiamente in futuro. Avrà da difendere l’argento nel 50. Ha, nonostante tutto, il terzo tempo del 2023. Confidiamo in un buon risultato».
Dopo quello dello scorso anno invece, per il duo Borgia-Tarantino, si tratta del secondo appuntamento iridato, preparato presso la Outline di Lecce. Anche il tecnico della Nuotatori Pugliesi segue a distanza il suo pupillo: «Dobbiamo fare i conti con il fuso orario. Chiara mi dà feedback positivi sugli allenamenti e mi parla di sensazioni abbastanza positive. Per lei si tratta della prima trasferta fuori dall’Europa e rappresenta un’ulteriore fattore di crescita. Dispiace che non potrà gareggiare nella gara dei 100 stile individuale, quella in cui si esprime meglio. Sarà impegnata nel 50 stile in cui raggiungere la semifinale sarebbe già un traguardo importante. Purtroppo ha dovuto fare i conti con qualche problema nei mesi scorsi ma adesso sembra che siano stati superati». L’atleta sarà impegnata anche in staffetta. «Sarà nella 4x100 stile - conferma Borgia - e in questo contesto ci potrebbero essere belle soddisfazioni. In prossimità delle staffette miste si saprà se ne farà parte. Il ct decide il quartetto valutando la condizione ed i tempi realizzati, ma penso che Chiara potrà ritagliarsi un ulteriore spazio».