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L'America’s cup a Brindisi? «Ma è molto più di un sogno»

 
angelo sconosciuto

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L'America’s cup a Brindisi? «Ma è molto più di un sogno»

Il presidente di Confindustria Gabriele Menotti spiega l’ambizioso progetto per la tappa di ottobre. C’è da superare una concorrenza agguerrita: in lizza anche gli Emirati Arabi

Domenica 23 Aprile 2023, 12:24

BRINDISI - Gli amanti della statistica sportiva non stanno nella pelle: a 40 anni dalla sfida lanciata da Azzurra nell’America’s Cup (quante notti insonni!) c’è l’occasione, unica davvero, di pensare che Brindisi e la Puglia tutta intera siano protagoniste, anzi diventino una delle «case» di questa manifestazione sportiva, unica al mondo non solo per il valore tecnico in sé ma anche perché ha la capacità - tra un’edizione e l’altra ed a livello di opinione pubblica mondiale - di tenere costante l’attenzione su di sé.

E Brindisi ora potrebbe esserci…

«Una Brindisi con il vento in poppa. Finalmente. Nell’attrazione degli investimenti, e adesso anche dei grandi eventi sportivi. Quello di ospitare le World Series di America’s Cup nell’ottobre prossimo resta un sogno, ma giorno dopo giorno sembra sempre più concreto. Certo, c’è da superare una concorrenza agguerrita di altre due località straniere con grandi disponibilità (in lizza ci sono anche gli Emirati Arabi). Ma per l’Italia, l’unica candidata è Brindisi. Qualcosa di impensabile fino a qualche tempo fa, che inorgoglisce e restituisce già adesso alla città un ritorno di immagine».

Sono le valutazioni del presidente della Confindustria territoriale, Gabriele Menotti Lippolis, uno degli artefici del comitato promotore per portare l’America’s Cup a Brindisi. Quel Comitato, del resto, si è assunto l’onere e l’onore di reperire le risorse private (servono quasi sei milioni di euro) per sostenere i costi dell’evento e convincere il comitato organizzatore.

I tempi, però, sono stretti, dato che il programma delle tappe delle World Series sarà diramato entro il 30 aprile.

«Stiamo lavorando, come si dice, h24 per portare nel nostro territorio un evento che, come giustamente dichiarato dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, cambierebbe l’immagine di Brindisi nel mondo. Abbiamo sempre visto questa competizione in posti lontani, l’abbiamo sempre percepita come qualcosa di evocativo, di trasognante. Pensare che oggi Brindisi sia l’unica città in Italia seriamente candidata ad ospitare le World Series ci inorgoglisce perché ci conferma le potenzialità di questo territorio».

La settimana prossima è quella decisiva...

«Nel caso in cui la scelta dovesse ricadere su Brindisi, sono sicuro che la città si farà trovare pronta. Ci stiamo interfacciando direttamente con Matteo De Nora, armatore del team New Zealand, per acquisire e fornire dettagli tecnici».

Quanto tempo c’è?

«Entro mercoledì prossimo sapremo se saremo a bordo o meno. Nel momento in cui ci dovessero dare l’ok, noi abbiamo già le idee chiare su come affrontare un impegno del genere. Faremo di tutto perché riteniamo che la spesa valga l’impresa».

Conti già fatti?

«A spiegarlo è uno studio della società indipendente Nielsen Sports, che ha valutato un ritorno economico triplo rispetto all’investimento. L’impatto mediatico è stimato in 7,1 milioni di euro e l’impatto economico in 7,7 milioni, per un totale di quasi 15 milioni. Basti pensare che gli equipaggi si allenano sul campo di gara per almeno dieci giorni. Per due settimane la città si trasformerebbe. L’evento vanta una copertura mediatica internazionale che contribuirebbe al percorso di destagionalizzazione intrapreso. Per Brindisi il ritorno d’immagine sarebbe incredibile».

Diciamo che la vicenda America’s Cup è fra quelle più in alto nell’agenda dei media italiani...

«Si nota. Già in questi giorni stiamo riscontrando un grande clamore, fuori dai confini regionali, nei confronti della nostra iniziativa e verso la città. Possiamo dire che un primo obiettivo l’abbiamo già raggiunto: far parlare delle straordinarie peculiarità che offre il nostro territorio e inserire Brindisi nella mappa di grandi eventi sportivi come l’America’s Cup».

Per il seguito, aspettiamo mercoledì.

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