Sono oltre 160.000 i pugliesi affetti dalla psoriasi, che in un terzo dei casi evolve e diventa di grado severo. Chi ne è affetto, pero’, spesso non ne conosce i sintomi e non si reca tempestivamente dallo specialista, con conseguente ritardo nella diagnosi e nell’inizio del percorso terapeutico che potrebbe rallentare l’evoluzione della malattia.
Per informare e sensibilizzare i cittadini, per far luce sulle varie forme di psoriasi e sulle terapie, in occasione della «Giornata Mondiale della Psoriasi» saranno allestiti gazebo informativi a Taranto, il 28 ottobre in Piazza della Vittoria e il 28 e il 29 ottobre a Bari in Via Argiro, 66/69 angolo via Calefati.
Gli specialisti saranno a disposizione del pubblico e risponderanno alle domande di chi vorrà saperne di più sulla malattia, che non è di un solo tipo. La più diffusa è quella ‘a placche’ (80-90% dei casi), ma esistono anche altre forme più rare, poco conosciute e per questo sottostimate. Una di queste è la ‘psoriasi invertita’, caratterizzata da chiazze rosse non desquamate sotto le ascelle, sui genitali e sull'addome di chi è in sovrappeso, fino al solco sottomammario.
La forma più frequente tra gli adolescenti invece è la ‘psoriasi guttata’, caratterizzata da piccole chiazze desquamate su tronco, braccia, gambe e cuoio capelluto. Esistono poi la ‘psoriasi pustolosa’ e quella ‘eritrodermica’: la prima è caratterizzata da pustole anche molto localizzate, mentre nella seconda la pelle appare infiammata e arrossata, provoca prurito o bruciore ed è tra le forme più gravi.
«ll malato di psoriasi spesso si fa prendere dallo sconforto perché non riesce a vedere alcuna via d’uscita – spiega il prof. Antonio Miracapillo, U.O.C. Dermatologia Ospedale "F. Miulli" di Acquaviva delle Fonti -. Per cui, come dimostrano anche i dati, un fattore importante che contribuisce a scatenare disturbi psicologici è il fatto che la psoriasi soprattutto “minima” non viene riconosciuta o adeguatamente trattata poiché chi ne è affetto, tende in molti casi a sottovalutarla. il nostro messaggio ai pazienti è questo: aiutateci a curarvi al meglio. Oggi abbiamo a disposizione farmaci che possono migliorare moltissimo le forme gravi di psoriasi. Ma soprattutto, nel momento della diagnosi non fatevi prendere dallo smarrimento: fatevi visitare perché quando si “intercetta” la malattia allo stadio iniziale è più facile tenerla sotto controllo impedendole di evolversi e di coinvolgere gli altri organi».