Agostini’s Project è il progetto musicale formato da Pierfrancesco Agostini e Alex Terlizzi. Dal 19 aprile è disponibile nelle principali piattaforme streaming il nuovo album dal titolo “Numbers”, un disco di nove tracce (8 in lingua inglese) che presenta brani pop, funky e ballads piano e voce. L’album è stato registrato e mixato da Alex Terlizzi presso il "Fantasy Home Studio" di Barletta (BT), gli arrangiamenti sono a cura dello stesso Terlizzi e Pierfrancesco Agostini, mastering e sound engineer Matteo Tateo (Etichetta: Il suono del successo music production – Distribuzione: Artist First).
''La collaborazione con Alex Terlizzi - racconta il cantautore - nasce nel 2008 quando una cantante mi chiede un inedito e ci iscrive nel 2008, a mia insaputa, al Premio Mia Martini. Arrivammo quarti e da lì nacque l'Agostini's Project. Pensare che, fino ad allora, non ero neanche iscritto alla Siae e i miei pezzi li suonavo solo in casa. Scherzosamente mi definiscono 'il Mogol delle Puglie'.
Nella sua vita, oltre la passione per la musica, convive un'altra grande passione: prendersi cura degli altri. Sono un medico patologo in servizio nell'ospedale San Paolo di Bari. Medico e musicista convivono perfettamente, non potrebbe esistere l'uno senza l'altro. Esorcizzo le difficoltà giornaliere con la musica per sentirmi meglio e non riuscirei a scrivere testi, se non vivessi le mie esperienze e le difficoltà di tutti i giorni''.
Autore e compositore fin dal 1986, ad oggi ha scritto oltre 1700 canzoni, avvalendosi della collaborazione di diversi musicisti professionisti che credono nella sua scrittura musicale, raggiungendo risultati degni di nota tra cui il 4° posto al Premio Mia Martini, il Premio della Critica all’Umbria Pop, una canzone ad Amici di Maria De Filippi nel concorso Vecchie glorie di Amici, 11°posto al Festival di Castrocaro e la finalissima al Festival degli Autori di Sanremo. Ha frequentato il CET di Mogol e ha rappresentato l’Ordine dei Medici di Bari nello spettacolo “Noi con Voi” al salone Margherita di Roma.
