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Potenza, Salvini contestato durante comizio a sostegno di Guarente

 
Redazione online (Foto Tony Vece)

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Redazione online (Foto Tony Vece)

Striscioni e scritte contro il ministro degli Interni in visita oggi in Basilicata

Giovedì 16 Maggio 2019, 18:27

17 Maggio 2019, 12:55

POTENZA - "Togli anche questi”. È la scritta comparsa su uno dei tre striscioni esposti davanti ad un albergo di Potenza dove si trova il ministro Matteo Salvini per un'iniziativa elettorale della Lega a sostegno del candidato sindaco del centrodestra Marco Guarente. Sugli altri striscioni - sorretti da gruppi di contestatori - vi sono frasi come "Non tutto il Sud dimentica", "#Maiconsalvini": su alcuni cartelli è scritto "Questa Lega è una vergogna". Una grande folla di persone ha preso parte alla manifestazione che fino a poche ore fa era programmata in un quartiere popolare del capoluogo lucano, ma poi è stato spostata in un albergo a causa del maltempo.

«Se ci mandate a Bruxelles, io quelle regole europee che stanno massacrando l’Italia le straccio, e le cambio dalla prima all’ultima». Così il leader della Lega, Matteo Salvini, a Potenza intervenendo nel corso di un incontro elettorale a sostegno del candidato sindaco del centrodestra, Mario Guarente. Salvini ha quindi paragonato l'Italia «a un condannato a morte ingiustamente: uno si ribella e qualcuno da Bruxelles lo richiama. Ma come? Io sono innocente, voglio per i miei figli non un miracolo, ma il lavoro. Se avessi dovuto aspettare il permesso dell’Europa, da Ministro non sarei riuscito a fare niente: ho deciso di fare da solo, e i porti italiani sono chiusi». Il vicepremier ha infine evidenziato di "amare l’Europa: voglio lasciare ai miei figli il sogno europeo dei padri fondatori, ma quella di adesso non è l’Europa dei popoli, del lavoro, della fratellanza, della pace. Andatelo a chiedere a greci, spagnoli, francesi - ha concluso - o persino ai finlandesi, che stanno vivendo una disoccupazione mai vista».

SALVINI CONTRO DI MAIO - «A me spiace perché gli insulti delle opposizioni, di Renzi, di Zingaretti, gli attacchi della Boldrini ci stanno, ma gli insulti quotidiani di Grillo e degli alleati mi spiacciono perché io sono fedele, mantengo la parola». Lo ha detto a Potenza il vicepremier Matteo Salvini rispondendo alle domande dei giornalisti. «Lavoriamo insieme da quasi un anno e - ha aggiunto il leader della Lega - non capisco perché per Grillo e Di Maio io sia diventato il male assoluto». «Grillo si occupi di far ridere, che fa ridere. Io faccio il Ministro». Lo ha detto il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, a Potenza intervenendo nel corso di un incontro elettorale.

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