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Equità vaccinale, si fa aspro a Matera il dibattito tra India, Africa, Cina e Germania

 
Redazione online - Foto Antonio Genovese

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La pandemia occupa i lavori del summit mondiale

Martedì 29 Giugno 2021, 13:23

Matera - La pandemia mondiale irrompe nel dibattito del G 20, in corso a Matera. Invoca l'equità vaccinale, ad esempio, il ministro degli Esteri indiano, S. Jaishankar: «Che siano vaccini, medicinali, dispositivi di protezione individuali o ossigeno, la cooperazione internazionale è la risposta alla sfida del Covid. Serve di più, non di meno. Il multilateralismo istituzionale si è dimostrato carente. Le riforme hanno molte forme ma l’equità vaccinale è la prima prova - ha sottolineato Jaishankar - l'economia reale ha bisogno di una globalizzazione decentralizzata nel settore manifatturiero, l'alimentazione» 

Sul fronte dell'emergenza sanitaria, d'altronde, sono necessarie «azioni urgenti» nell'obiettivo di «invertire l’attuale tendenza» in Africa e sviluppando «la capacità di produzione locale di vaccini». Così il ministro degli Esteri della Repubblica Democratica del Congo Christophe Lutundula, presidente di turno dell’Unione Africana, rivolgendosi ai colleghi del G 20. Il sostegno all’Africa potrà essere concreto aumentando anche «la capacità di tracciamento in Paesi che non dispongono dei prodotti o dei laboratori». Solo così, ha sottolineato, potremo «aiutare i Paesi africani a far fronte allo shock della pandemia ed a rilanciare le loro economie per il bene della comunità internazionale». In apertura del suo intervento, il ministro congolese si è rammaricato che non ci fosse un interprete di lingua francese. 

Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi in videocollegamento con Matera ha invece spostato l'attenzione sul divario vaccinale. «Chi può aiuti a colmare divario, abbiamo fornito 450 milioni di dosi a circa 100 Paesi», ha detto invitando i Paesi in grado di fornire vaccini ad evitare restrizioni all’esportazione o l'accaparramento eccessivo e a dare i dovuti contributi per eliminare il «divario di immunizzazione» tra i diversi Paesi. 

Il ministro degli Esteri della Germania Heiko Maas, viceversa, affidando il suo pensiero ai giornalisti tedeschi presenti a Matera, ha puntato il dito contro la stessa Cina e la Russia: secondo Maas la diplomazia vaccinale cinese e russa punta ad «ottenere vantaggi geostrategici di breve termine» invece di salvaguardare la salute globale. 

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