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Ristoratori e partite Iva in protesta a Foggia con una bara: «Ci avete ucciso»

 
redazione online (foto Maizzi)

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Titolari di partite Iva, ristoratori, baristi, ma anche estetisti e parrucchieri che chiedono riaperture immediate. «Non stiamo più alle regole del premier Mario Draghi, perché questa è dittatura e non è più democrazia»

Martedì 20 Aprile 2021, 10:16

14:25

Bare in cartone con la scritta «Ci avete uccisi». E’ iniziata da pochi minuti a Foggia la protesta dei titolari di partite Iva, ristoratori, baristi, ma anche estetisti e parrucchieri che chiedono riaperture immediate. «Non stiamo più alle regole del premier Mario Draghi, perché questa è dittatura e non è più democrazia - ha dichiarato Ignazio La Torre uno dei manifestanti. Ci avvaliamo dell’artico 54 del Codice Penale «Stato di Necessità». Il lavoro è un nostro diritto. Questa è la marcia funebre dei commercianti», ha concluso. 

«Abbiamo ottenuto l’occupazione del suolo pubblico gratuita fino al 31 dicembre 2021 e non come previsto da decreto fino al 30 giugno». È quanto comunica una rappresentanza di manifestanti foggiani che poco fa è stata ricevuta dal prefetto di Foggia Raffaele Grassi e dal sindaco Franco Landella. In mattinata titolari di partite IVA, ristoratori, baristi, estetisti e parrucchieri hanno sfilato per le vie della città per protestare contro le chiusure imposte dal Governo per contenere la pandemia da Covid. "Abbiamo ottenuto anche uno sconto sulla Tari, che sarà rimodulata in base al fatturato registrato nei giorni di apertura per l’anno 2020» - aggiungono i manifestanti - . Inoltre, mentre eravamo in riunione in Prefettura - raccontano -
il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha fatto sapere di essere favorevole alle riaperture a partire dal prossimo 26 aprile, anche in zona rossa, purché vengano rispettati tutti i protocolli in materia di sicurezza»

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