I finanzieri del Comando Provinciale di Lecce hanno avviato mirati controlli nelle cosiddette «case vacanze» che hanno interessato unità abitative in note località di mare del Salento e concesse con “affitti brevi” a giovani vacanzieri provenienti da tutta Italia. I militari della Compagnia di Gallipoli hanno ispezionato 62 appartamenti nei quartieri balneari di “Baia Verde” e “Lido San Giovanni”, all’interno dei quali è stata riscontrata, complessivamente, la presenza di 424 turisti, disposti a pagare dai 1.500 ai 3.000 euro a settimana quali canoni di locazione per ogni appartamento.
Sono al vaglio le singole posizioni al fine di verificare il rispetto dei requisiti igienico-sanitari imposti dal D.M. 05.07.1975 e delle condizioni di sovraffollamento di cui all’Ordinanza del Sindaco di Gallipoli n. 172 del 24/07/2017, che prevede, nel caso di superamento dei parametri di densità abitativa, l’irrogazione della sanzione amministrativa prevista dal D.Lgs. 267 del 18/08/2000, fissata in 350 euro per ogni persona in eccedenza, nonché l’emanazione di un’ordinanza di sgombero dei locali sovraffollati.
Ad oggi sono già state riscontrate 22 violazioni alla citata Ordinanza sindacale, con l’accertamento di ben 74 persone in eccedenza rispetto a quanto normativamente previsto, che saranno oggetto di successiva contestazione con l’applicazione ai locatori di sanzioni amministrative superiori a 25.mila euro, oltre all’approfondimento degli aspetti fiscali connessi al regolare assolvimento degli obblighi tributari.
Nel corso delle attività ispettive, in un piccolo appartamento di 50 mq, dove sarebbe stato possibile ospitate un massimo di tre persone, sono stati contati e identificati nove ragazzi, di cui cinque minori. Durante un altro intervento, è stata accertata la concessione ad uso abitativo di un locale accatastato quale rimessa per autoveicoli, in relazione al quale sono in corso ulteriori accertamenti presso il competente ufficio tecnico.
Due locatori delle unità immobiliari controllate sono stati altresì deferiti alla competente Procura della Repubblica, per omessa comunicazione alla Questura di Lecce delle generalità delle persone alloggiate. In merito, si precisa che il procedimento penale verte ancora nella fase delle indagini preliminari e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo all’esito di sentenza irrevocabile di condanna.