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Scuole a pezzi, trasporti ko
Studenti baresi: Mo avast

 
Nicola PEPE

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Nicola PEPE

Parte una campagna dell'Uds per la difesa del diritto allo studio. Venerdì incontro con Decaro

Lunedì 13 Febbraio 2017, 21:16

MO avast. Parte dalle scuole superiori una nnova protesta contro l'amministrazione metropolitana di Bari per lo stato dell'edilizia scolastica e per i trasporti inefficienti. Una protesta che rischia di allargarsi a macchia d'olio e che per ora ha visto "calare" striscioni da scuole come il Majorana, il Fermi, il Romanazzi, il Giulio Cesare di Bari e il Cartesio di Triggiano. Il messaggio è chiaro, precisa Davide Lavermicocca, Coordinatore Unione degli Studenti Bari (Uds): siamo stufi di pagare centinaia di euro per i libri di testo, della condizione nella quale versano i nostri Istituti e la rete di trasporto pubblico.

“A seguito di una capillare mappatura delle problematiche relative ad edilizia scolastica e rete di trasporto pubblico, in tutte le scuole della città, il quadro che ne è emerso fa paura. Circa 1 scuola su 5 necessita di interventi di manutenzione urgente, il 70% degli Istituti scolastici hanno problemi più o meno gravi relativi alla struttura, gli autobus sono quasi sempre sovraffollati, molte linee arrivano costantemente in ritardo e non permettono agli studenti di arrivare in orario a scuola o tornare in tempi celeri a casa” continua lo studente.

“Chiediamo che l’Amministrazione Metropolitana assuma il diritto allo studio come prioritario nell’agenda politica. Lo scorso anno gli investimenti relativi all’edilizia scolastica sono stati pari a 0€: chiediamo un’inversione di rotta. Pretendiamo finanziamenti in edilizia scolastica, il miglioramento della rete di trasporto pubblico e l’ampliamento della fascia dei beneficiari del comodato d’uso gratuito dei libri di testo.

Venerdì, nella seconda seduta del Tavolo Tecnico permanente in materia di diritto allo studio ottenuto con l’Amministrazione a seguito delle mobilitazioni, la situazione sarà ancora una volta denunciata al sindaco Antonio Decaro, all’Assessore Paola Romano e al Delegato Metropolitano all’edilizia scolastica Vito Lacoppola. 

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