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Foggia, Cerignola e Orta Nova celebrano il 67° della scomparsa di Giuseppe Di Vittorio

 
Redazione online (Foto Maizzi)

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Cgil Puglia e Camera del Lavoro di Foggia, assieme Fondazione Di Vittorio, Fondazione Rita Maierotti, Casa Di Vittorio e Cgil Veneto hanno promosso un trittico di iniziative per celebrare memoria e attualità di Di Vittorio

Martedì 05 Novembre 2024, 17:01

17:38

FOGGIA - In occasione del 67° anniversario della scomparsa di Giuseppe Di Vittorio, del padre del sindacato italiano, Cgil Puglia e Camera del Lavoro di Foggia, assieme Fondazione Di Vittorio, Fondazione Rita Maierotti, Casa Di Vittorio e Cgil Veneto hanno promosso un trittico di iniziative per celebrare memoria e attualità di Di Vittorio. Oggi 5 novembre a Foggia alle ore 9.30 presso l’Aula Magna Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Foggia, in Largo Giovanni Paolo II, per un incontro promosso all’interno del progetto Exploit Labour, finanziato dall’Unione Europea all’interno del piano Next Generation EU, con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Italia Domani - Piano nazionale di ripresa e resilienza, Università di Foggia, con la presenza della docente di Diritto del Lavoro e coordinatrice del progetto, Madia D’Onghia. Dialogheranno con gli studenti il presidente della Fondazione Giuseppe Di Vittorio, Francesco Sinopoli; la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci; l’arcivescovo della Diocesi Foggia-Bovino, Mons. Giorgio Ferretti.

Alle ore 15 ci si sposterà presso Masseria Cirillo, in agro di Orta Nova, che fu primo luogo di lavoro del giovanissimo Peppino, vi sarà l’inaugurazione di un’installazione artistica che vuole essere un omaggio a Di Vittorio, e che assieme ricordi le origini e la durezza del lavoro della terra e dello straordinario rapporto che il sindacalista – che da bracciante autodidatta arrivò alla guida della Federazione Sindacale Mondiale nonché membro della Costituente – ebbe i lavoratori e lavoratrici, sapendo coniugare lucidità e visione politica con una dimensione umana e morale che lo rendeva così amato dal popolo. Un progetto che è stato ideato e seguito nella fase progettuale ed esecutiva da Nicola Affatato, Matteo Carella e l’architetto Gianfranco Piemontese, realizzato grazie al contributo della Cgil Puglia e Camera del Lavoro di Foggia, e delle categorie regionali dello Spi Cgil e della Fillea Cgil. Alla scopertura dell’opera parteciperanno Antonio Di Franco, segretario generale della Fillea Cgil nazionale; Michele Tassiello, segretario generale Spi Cgil Puglia; Gianni Palma, segretario generale Cgil Foggia, Gigia Bucci, segretaria generale Cgil Puglia.

Dopo la cerimonia, ci si sposterà a Cerignola, dove alle ore 16 si terrà un’assemblea pubblica presso la Camera del Lavoro – Casa del Popolo “Giuseppe Di Vittorio”, alla quale parteciperanno assieme a Sinopoli, Di Franco, Bucci, Tassiello e Palma, il coordinatore della Cgil cerignolana, Gianni Marinaro, il coordinatore dell’Unione degli Studenti, Jacopo Lo Russo, la segretaria generale della Cgil Veneto, Tiziana Basso. Riconfermando l’idea di gemellaggio tra strutture che lo scorso anno vide ospiti a Cerignola dirigenti e delegati della Cgil lombarda, simbolo di unità tra territori e lavoratori e lavoratrici del Paese, che il Governo vorrebbe dividere con il deleterio e anti costituzionale progetto di autonomia differenziata.

INAUGURATO IL MONUMENTO DEDICATO A GIUSEPPE DI VITTORIO

Una base di muretto a secco, caratteristica del paesaggio rurale pugliese, dal 2018 riconosciuti come patrimonio Unesco. Sormontato da tre sagome ricavate dai contorni di storiche immagini che lo ritraggono in alcuni comizi. È l’installazione artistica dedicata a Giuseppe Di Vittorio e inaugurata oggi (5 novembre) in località Masseria Cirillo, in agro di Orta Nova, che fu il primo luogo di lavoro del giovanissimo Peppino, costretto a lasciare la scuola per sostenere la famiglia dopo la prematura morte del padre. Una delle tre iniziative promosse per celebrare il 67° anniversario della scomparsa del padre del sindacato italiano, che avvenne il 3 novembre 1957 a Lecco. 

L’idea progetto si deve a tre  compagni militanti della Cgil: Nicola AffatatoMatteo Carella e l’architetto Gianfranco Piemontese, che hanno seguito anche i lavori di esecuzioni affidati ad artigiani del luogo. L’opera è stata realizzata con il contributo della Cgil Puglia, delle categorie regionali Spi e Fillea e della Camera del Lavoro di Foggia. E immaginando un omaggio a Di Vittorio, oltre a quel simbolo del lavoro della civiltà contadina fatto di pietre comporto da file parallele di grosse pietre, il suo straordinario rapporto con le masse, simbolicamente rappresentato da quei comizi svolti sempre alla presenza di grandi folle. E a ispirare le sagome una foto scattata durante l’intervento sul palco nella sua Cerignola nel 1952, in piazza Castello. Dove a margine fu festeggiato dall’intera città per il suo 60° compleanno, con tanto di piccola cerimonia tenuta nell’aula del Consiglio comunale. Quindi una foto che lo ritrae a a Bergamo, nel 1955, in Piazza Vittorio Veneto. Infine il comizio, sempre del 1955, a Roma in Piazza del Popolo. 

“Grazie alla disponibilità dei proprietari del fondo – spiega Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil pugliese – vogliamo che quella masseria diventi sempre più un luogo della memoria, perché possiamo dire che lì tutto è cominciato. Lì Di Vittorio conobbe il duro lavoro dei campi, il rozzo padronato terriero che trattava i sottoposti come proprietà e ne disponeva a piacimento, che lo spinsero a partecipare alle prime proteste e scioperi, maturando quella sensibilità e attenzione verso la dignità del lavoro che doveva diventare strumento di emancipazione sociale”. 

Per Michele Tassiello, segretario generale dello Spi Cgil Puglia, “La memoria, lo vediamo con il costante tentativo revisionista delle destre, è un campo di battaglia che va presidiato. La memoria collettiva plasma l’identità sociale attraverso la condivisione di ricordi e storie, e non possiamo permettere che venga inquinata e distorta da quella parte che nella storia italiana è sempre stata dalla parte opposta a quella della giustizia sociale e delle libertà. Memoria viva allora, che parla all’oggi, come quella di Giuseppe Di Vittorio, rispetto a quella dignità del lavoro ferita da precariato e povertà salariale”.

Un luogo allora, lo ha sottolineato Gianni Palma, segretario della Camera del Lavoro di Foggia, “per noi quasi sacroo, che vogliamo valorizzare. Qui le sofferenze vissute dal piccolo Peppino lo hanno portato a sviluppare una coscienza che si è trasformata nell'impegno di una vita”

Antonio di Franco, segretario generale della Fillea nazionale, ha espresso “l’emozione per essere oggi sui luoghi di Di Vittorio. Un uomo che ha avuto un ruolo fondamentale nella ricostruzione dei processi democratici e nell'affermazione del valore sociale del lavoro. E sopratutto oggi il suo insegnamento e la su azione sono quanto mai attuali”.

Nel suo intervento Francesco Sinopoli, presidente della Fondazione Di Vittorio, ha ricordateo “colui che è stato un gigante della politica. Ogni volta che torniamo sul pensiero di Di Vittorio lo verifichiamo. La Cgil deve la sua cultura politica innanzitutto a lui. Grandi intuizioni che partivano sempre dalla condizione degli uomini e delle donne che lavorano. Da qui si può ricostruire oggi una cultura politica anche nelle istituzioni”.

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