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Autonomia differenziata, la protesta in piazza a Bari: pronti a campagna referendaria

 
Redazione online

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I cittadini, il governatore Emiliano e il sindaco Decaro alla manifestazione contro l’autonomia differenziata organizzata da Cgil e Uil in via Sparano

Venerdì 09 Febbraio 2024, 19:53

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BARI -  «È una riforma che prova ad attentare la Costituzione a partire dai diritti fondamentali che sanciscono il principio di uguaglianza». Lo ha detto a Bari la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, a margine della manifestazione contro l’autonomia differenziata organizzata da Cgil e Uil.
«È una riforma che trasforma le persone in cittadini di serie A e di serie B - ha aggiunto -. Nel momento in cui si riconosce l'autonomia alle Regioni su materie di matrice costituzionale, come sanità, trasporti e scuola, significa che le Regioni meno forti resteranno indietro». «Ancora una volta - ha detto Bucci - si penalizza un Sud che viene isolato dai continui tagli di risorse, soprattutto rispetto agli investimenti in infrastrutture e sviluppo».

«Di fronte a un progetto che mina la costituzione non poteva che esserci unità sindacale. Cgil e Uil rappresentano l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori di questo Paese». Se il progetto di autonomia dovesse passare aggiunge la Bucci: «siamo pronti già a partire da questa piazza e di mobilitarci in tutte le piazze con una forte campagna referendaria - ha annunciato - che dovrà vedere protagonisti tutti i soggetti democratici e tutti i cittadini». 

«Abbiamo lavorato tanto per compattare l’Italia, per rendere le Regioni solidali. Oggi ci troviamo di fronte a una situazione che potrebbe sconvolgere tutto il sistema, a partire dai settori già in difficoltà in Puglia. Penso alla sanità, ma anche alla scuola visto che ci sono tantissimi precari che per fare punteggio si spostano al Nord per poi tornare da noi». Lo ha detto a Bari il segretario regionale della Uil Puglia, Juri Galasso, a margine della manifestazione di Uil e Cgil contro l’autonomia differenziata. "Quella della mobilità del pubblico impiego - ha detto - diventerà una grossa problematica e chi è povero sarà ancora più povero rispetto a prima».

«Ci preoccupa il fatto che per la volta dopo tanti anni riprendiamo il tema della divisione delle Regioni e di tutti gli aspetti della società civile», ha sottolineato.

«Noi dobbiamo essere l’esercito della pace, questa penso possa essere la risposta in assoluto più appropriata al governo». Il riferimento di Juri Galasso è alle parole del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, sull'autonomia.

«Questo - ha aggiunto - significa mettere insieme tutti, ma con i nostri costumi che sono quelli della concertazione rispetto alla problematiche, mai altro». «Noi - ha detto Galasso - cerchiamo di unire, qui in piazza oggi arriveranno associazioni di volontariato, legate ai partigiani. Stiamo cercando di arrivare a tutti per cercare di creare una barriera ma sempre rivendicando le nostre funzioni».

«L'Autonomia differenziata divide il Paese minando ancora di più i servizi al Sud». Lo detto a Bari la vice presidente del Pd e presidente del Consiglio regionale pugliese, Loredana Capone, a margine della manifestazione. 

«Prima ancora dell’Autonomia - ha ribadito - si tagliano tre miliardi e mezzo di euro al fondo perequativo delle infrastrutture. Quel fondo è nato per rendere minori le diseguaglianze fra Nord e Sud in materia di infrastrutture». Capone ha evidenziato che «tolgono a chi è più povero per dare a chi è più ricco e per fare progetti irrealizzabili come quello del ponte». «Per andare da Reggio Calabria a Lecce - ha spiegato Capone - ci sono 11 ore e 50 fermate, bisogna intervenire su questo prima di fare opere non strategiche. Tutti insieme dobbiamo batterci perché questo progetto non sia approvato, prima occorre ridurre le disuguaglianze».

LE PAROLE DI EMILIANO

«Il governo e il Parlamento delle destre hanno deciso di rompere l’unità nazionale, hanno deciso di dare vita a venti ordinamenti giuridici diversi». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, a margine della manifestazione contro l’autonomia differenziata organizzata a Bari da Cgil e Uil.
Emiliano ha detto che la riforma «aumenta la complessità per i cittadini e per le imprese. Aumenta la possibilità che cittadini e imprese, muovendosi nel Paese, trovino in materie fondamentali norme diverse a seconda delle esigenze specifiche di ogni territorio». «Inoltre - ha aggiunto - si indebolisce la forza finanziaria dello Stato, perché ogni Regione tratterà la tassazione, impedendogli di intervenire nelle situazioni di maggiore necessità. È un fatto gravissimo che finirà con il danneggiare le Regioni più deboli».

«In sede giuridica ci stiamo organizzando per valutare la possibilità di impugnare per incostituzionalità la legge» sull'autonomia differenziata. «Ci stiamo organizzando - ha aggiunto Emiliano - anche per proporre eventualmente un referendum abrogativo e per fare in modo che questa legge danneggi il Sud il meno possibile».

«Meraviglia - ha chiarito il presidente della Regione Puglia - che, mentre i parlamentari del Nord manifestano una certa unità di intenti sull'autonomia differenziata, molti deputati e senatori della destra del Sud pur di mantenere in piedi il governo hanno votato una legge della quale non erano convinti e che sanno provocherà danni al territorio che li ha eletti».

DECARO: CONTRARIO ALLA MODIFICA DEL TITOLO V

«Sono stato contrario alla modifica del titolo V della Costituzione che è stata fatta dalla mia parte politica diversi anni fa. Se non avessimo fatto quella modifica oggi non staremmo parlando di autonomia differenziata». Lo ha detto il presidente dell’Anci e il sindaco di Bari, Antonio Decaro, a margine della manifestazione contro l'autonomia differenziata organizzata da Cgil e Uil a Bari.

«Siamo preoccupati - ha aggiunto - perché se non saranno finanziati tutti i livelli delle prestazioni rischieremo di spaccare ancora di più il Paese, ancora più povera una parte del Paese che è già povera. E che non è solo il Sud, perché ci sono aree interne che sono in difficoltà». «Per questo - ha detto - credo sia importante manifestare ognuno con la sua autonomia e i propri valori». 

«Credo che un esponente politico abbia il diritto di esprimere le opinioni che ritiene più opportune. Non devo dare un consiglio al presidente della Regione». Il riferimento di Decaro è alle parole pronunciate qualche giorno fa alla Bit dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca, in merito alle manifestazioni contro l’autonomia.

Parole definite oggi «lontane dalla politica» dal senatore di Fratelli d’Italia Filippo Melchiorre, che ha chiesto allo stesso Decaro di dissociarsi anche a nome dell’Anci.

Bisogna fare fronte comune contro questo progetto scellerato del governo. È semplicemente uno scambio fra partiti perché Fratelli d’Italia vuole il premierato mentre la Lega ha questo vecchio progetto di secessione con il Sud». Lo ha detto a Bari il deputato del Movimento 5 Stelle, Leonardo Donno, a margine della manifestazione di Cgil e Uil contro l’autonomia differenziata. «Rischia di minare l’unità del Paese e anche di compromettere servizi essenziali come la sanità, la scuola e tanti altri temi sui quali crediamo che questo progetto sia fallimentare - ha aggiunto -. È una riforma senza un euro, Svimez dice che servono fra 80 e cento miliardi di euro per fare i Lep, ma questo governo non ha messo un euro quindi è solo propaganda e uno scambio elettorale in vista delle Europee».

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