BARI - Scritte 'no vax' contro il governo sono state realizzate con dello spray di colore rosso in città. Colpiti i quartieri Carrassi, Poggiofranco e San Pasquale. Imbrattate le auto delle Poste italiane, le scuole e soprattutto muri e vetrate della sede della Uil Puglia, in corso Alcide De Gasperi a Bari.
Ad accorgersene sono stati i dipendenti del sindacato questa mattina. «Agli autori di questo gesto inqualificabile rivolgiamo solo due messaggi», si legge in un post pubblicato sui social dalla Uil.
Il primo è «continueremo, con la massima determinazione, a seguire i principi democratici e della nostra Costituzione, nel rispetto delle regole del vivere civile, della scienza e delle istituzioni»; il secondo è «non ci facciamo intimorire: abbiamo già intrapreso le azioni necessarie per sporgere denuncia alle autorità competenti».
«Non basta certo vandalizzare, minacciarci o deturpare le nostre sedi per fermare un’azione lunga oltre 70 anni a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, delle pensionate e dei pensionati pugliesi - prosegue il sindacato - rimetteremo a nuovo» muri e vetrate «e lo faremo ogni qualvolta sarà necessario, le nostre sedi. Perché la casa dei lavoratori, dei pensionati e delle persone della Puglia merita rispetto».
LA FERMA CONDANNA DELLA UILP
«Condanniamo fermamente, senza ‘se’ e senza ‘ma’ l’indegno atto vandalico di matrice No vax che nella notte ha avuto come bersaglio la sede della Uil e della UILP di Puglia in corso Alcide De Gasperi, a Bari».
Esordisce così la segretaria generale della Uil Pensionati Puglia, Tiziana Carella, nell’esprimere pieno sostegno e solidarietà ai vertici regionali del Sindacato.
«Se da un lato quanto accaduto desta perplessità – spiega Carella – dall’altro ci impone di essere estremamente chiari con chi evidentemente ha idee confuse sui principi che regolano la vita democratica del nostro Paese e delle nostre comunità: siamo in maniera inequivocabile dalla parte della Scienza e della convivenza civile. Combatteremo sempre e comunque chi pensa di poter vivere al di fuori di queste regole e difenderemo sempre e comunque i nostri pensionati e naturalmente lavoratrici e lavoratori. Nessuno potrà intimidire la Uil né potrà cancellare sua settantennale storia».