Sabato 06 Settembre 2025 | 20:16

Bari, tre anni di eventi per i 300 anni di Niccolò Piccinni

 
Redazione online

Reporter:

Redazione online

A Daniele Lucchetti («Lacci», «L'Amica Geniale») è stata affidata la regia di tre opere del compositore barese che apriranno le prossime tre stagioni liriche del teatro Petruzzelli

Martedì 22 Aprile 2025, 15:00

17:58

BARI - Questa mattina, nel foyer del teatro comunale “Piccinni”, è stato presentato l’avvio del percorso culturale pensato per celebrare il più illustre artista barese, Niccolò Piccinni, in occasione del tricentenario della sua nascita (1728-1800). Alla presentazione sono intervenuti il sindaco di Bari e presidente della Fondazione Petruzzelli Vito Leccese, l’assessore comunale alle Culture Paola Romano, il regista cinematografico e televisivo Daniele Luchetti, il musicologo Dinko Fabris, il direttore stabile dell’orchestra del teatro Petruzzelli Stefano Montanari, il direttore amministrativo con delega gestionale alla sovrintendenza Nicola Grazioso e il direttore esecutivo del Teatro Petruzzelli Luigi Fuiano, da una cui idea nasce il progetto.

L’iniziativa costituisce un’operazione del tutto inedita, in quanto tre opere di Niccolò Piccinni apriranno le prossime tre stagioni liriche del teatro Petruzzelli, in preparazione del Tricentenario della nascita dell’autore: La Cecchina (gennaio 2026), Zenobia (gennaio 2027) e Atys (gennaio 2028). A dirigere l’orchestra sarà Stefano Montanari, mentre il regista Daniele Luchetti firmerà la regia teatrale delle tre opere. “Sarà un percorso molto interessante - ha esordito il sindaco di Bari Vito Leccese- che ci condurrà fino al trecentesimo anniversario della nascita di Niccolò Piccinni, nato a Bari nel 1728. Certamente è un modo per ricordare l’artista barese più famoso al mondo, un eccellente musicista con una produzione straordinaria, con il quale la città di Bari intende ricostruire una relazione più intensa. Abbiamo scelto di farlo attraverso un percorso di produzione culturale ma anche di formazione della cittadinanza, e oggi sono particolarmente lieto di presentarlo assieme a Dinko Fabris, al maestro Montanari, al regista Daniele Luchetti e al management della Fondazione Petruzzelli, che ci accompagnerà lungo questi tre anni. Per noi è motivo di grande orgoglio celebrare questo grande musicista, figlio della nostra città, e allo stesso tempo fare in modo che i baresi possano conoscere la storia e approfondire le opere di questo nostro concittadino illustre”. “Questo progetto - ha dichiarato il direttore amministrativo della Fondazione Petruzzelli. Nicola Grazioso - sarà fiore all’occhiello per la Fondazione Petruzzelli. Ringrazio il nostro primo cittadino e presidente della Fondazione Vito Leccese, che con entusiasmo e sagge indicazioni, ha reso possibile l’avvio del progetto; l’assessore alla cultura del comune di Bari, Paola Romano, che sosterrà e collaborerà all’iniziativa; il regista Daniele Luchetti, che saprà creare ambientazioni che susciteranno stimolanti suggestioni nel pubblico barese. Grazie, infine, ai giornalisti che hanno accolto il nostro invito e che seguono con interesse le iniziative del Petruzzelli ed a tutti i colleghi del Teatro che quotidianamente s’impegnano oltre misura con sacrificio e passione nel proprio lavoro. Viva il nostro teatro, viva la nostra città!”.

“Con questo progetto – dichiara Luigi Fuiano - direttore esecutivo della Fondazione Teatro Petruzzelli: si intende rinsaldare finalmente il rapporto fra i baresi e il loro cittadino più illustre, Niccolò Piccinni, vero e autentico giacimento culturale della nostra identità, noto ed apprezzato in tutto il mondo per la sua produzione musicale, attraverso molteplici iniziative che ci traghetteranno al tricentanario dalla nascita del grande compositore, con una nuova consapevolezza. Non un semplice orgoglio di appartenenza, ma la voglia di costruire, confrontarsi, porre le basi per un coinvolgimento dell’intera cittadinanza, che ponga i giovani al centro e l’arte come motore di crescita collettiva perché come ha ben detto il regista Daniele Lucchetti: l’opera ha dei contenuti che parlano all’oggi”.

“Il compito che mi è stato assegnato è piuttosto interessante, perché Piccinni è un autore che gode di uno scarso immaginario, di cui tutti conoscono La Cecchina ma su cui, di fatto, si sa molto poco - ha concluso Daniele Luchetti -. Mi presto molto volentieri a un’operazione per me completamente nuova, quindi tenterò di restituire un po’ di freschezza a questo straordinario autore. Di sicuro Piccinni ci assomiglia molto: la sua opera ha molto di umano, è fondata sulle emozioni, sulle relazioni e sui conflitti sociali. Pertanto, sarà molto emozionante renderlo trasparente al grande pubblico in modo da trasmettere il valore dell’uomo al di là della decifrazione della sua grande musica”.

“Da specialista di musica antica e barocca sono felice di potermi dedicare a questo progetto su Piccinni – dichiara il direttore stabile dell’Orchestra del Teatro Petruzzelli Stefano Montanari - che comporta un enorme lavoro musicale da fare, sulle partiture non edite (quindi esclusa quella de "La Cecchina", unica edita). Inoltre per la mia esperienza in vari teatri, italiani ed esteri, la cosa più bella che ho notato qui è che c'è una straordinaria unità di intenti, tra tutte le forza in campo: i musicologi, l'orchestra, la Fondazione, le istituzioni. Tutti insieme per fare in modo che questo progetto possa rappresentare un enorme valore per questa città. Sono felice di lavorare anche con Luchetti, per le opere di Piccinni, che meritano finalmente una riscoperta che abbia una risonanza internazionale”. “Niccolò Piccinni rappresenta la punta di una schiera di musicisti che, dalla terra di Bari e dall’intera Puglia, andarono a studiare a Napoli, allora capitale musicale europea con i suoi Conservatori, per poi affermarsi a livello internazionale - ha spiegato Dinko Fabris -. De La Cecchina ha parlato tutto il mondo, in quanto rivoluzionò interamente il concetto di opera comica. Ma non solo, perché quando Piccinni andò a Parigi, contribuì enormemente allo sviluppo della tragedia lirica francese. Insomma

, ovunque mettesse mano, nasceva un tesoro musicale. Sono tantissime le opere da riscoprire e questo può essere un bellissimo compito per la sua città d’origine. Ogni città è orgogliosa dei suoi concittadini illustri ma in questo caso parliamo di un pezzo rilevante della cultura europea, tanto è vero che si dice spesso che Mozart, senza Piccinni, forse non sarebbe stato Mozart”. “Oggi presentiamo un lavoro che sarà avviato a breve e che ci condurrà fino al 2028, attraverso tre appuntamenti annuali, per celebrare uno dei nostri concittadini più noti - ha dichiarato l’assessore comunale alle Culture Paola Romano-. Piccinni è stato un autore capace di scrivere pagine di musica importantissime, se pensiamo che nel 1700 la Cecchina è stata l’opera più diffusa in Europa, ma anche in Cina e Giappone. Intendiamo coinvolgere l’intera città per conoscere meglio, riflettere e indagare sulla figura di Niccolò Piccinni, anche attraverso la costruzione di un comitato scientifico e la presentazione di tre opere prodotte dal teatro Piccinni che apriranno le prossime tre stagioni del teatro Petruzzelli, prodotte dalla stessa fondazione. Sulle orme di Piccinni, inoltre, costruiremo delle reti locali, ad esempio con Comuni della provincia, che hanno dato i natali ad altri compositori, e con città italiane ed europee”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Marchio e contenuto di questo sito sono di interesse storico ai sensi del D. Lgs 42/2004 (decreto Soprintendenza archivistica e Bibliografica Puglia 18 settembre 2020)

Editrice del Mezzogiorno srl - Partita IVA n. 08600270725 (Privacy Policy - Cookie Policy - - Dichiarazione di accessibilità)