Sabato 06 Dicembre 2025 | 18:21

Bari, arrivata in porto la nave Life Support di Emergency con 120 migranti: anche 5 donne incinte

Bari, arrivata in porto la nave Life Support di Emergency con 120 migranti: anche 5 donne incinte

 
Redazione online (foto e video Donato Fasano)

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Redazione online (foto e video Donato Fasano)

Tra gli ospiti a bordo uomini, donne, minori: operazioni coordinate dalla Prefettura con forze dell’ordine, Capitaneria, volontari e personale sanitario per identificazione, monitoraggio e trasferimento nelle strutture del Ministero dell’Interno

Sabato 06 Dicembre 2025, 12:39

16:16

È arrivata nel porto di Bari la nave di ricerca e soccorso Life Support di Emergency, con 120 migranti a bordo, provenienti da vari Paesi africani. Sono stati tratti in salvo nella notte fra il 2 e il 3 dicembre in due diverse operazioni nelle acque internazionali della zona Sar libica. Le operazioni di sbarco sono coordinate dalla Prefettura di Bari, in collaborazione con le forze dell'ordine, la Capitaneria di Porto, l'Autorità portuale, il personale sanitario e le associazioni di volontariato impegnate nell'assistenza. Oltre alle procedure di identificazione, in linea con i protocolli, è stato predisposto il monitoraggio sanitario, sia sulla nave da parte dell'ufficio di sanità marittima e di frontiera (Usmaf) sia a terra da parte delle postazioni assicurate dalla Asl e dal 118. Al termine di queste attività, i migranti saranno trasferiti in alcune strutture individuate dal Ministero dell'Interno. Le persone soccorse e poi imbarcate sulla Life Support sono 58 uomini, 31 donne e 31 minori di cui otto accompagnati, di varie nazionalità (Camerun, Costa d'Avorio, Gambia, Guinea Bissau, Nigeria, Sud Sudan, Niger, Senegal, Ghana). Tra loro, in base alle informazioni fornite dall'associazione umanitaria, ci sono anche cinque donne incinte e una bambina di due mesi.

FUGGITO DALLA GUERRA IN DARFUR - LA TESTIMONIANZA

Sono terminate intorno alle due e mezza del pomeriggio di oggi le operazioni di sbarco nel porto di Bari delle 120 persone salvate in mare da Life support, la nave di Emergency. Stanno tutte bene. Tra loro ci sono 31 minori, di cui 23 non accompagnati. Provengono tutti dall’Africa come il ragazzo sudanese che ha raccontato di aver lasciato il Darfur, «perché c'è la guerra», con l’intento di raggiungere l'Italia. «Dal Sudan - ha detto ai soccorritori - sono andato in Niger, poi in Algeria e in Tunisia, dove ho provato ad attraversare il Mediterraneo otto volte ma sono stato sempre intercettato e respinto dalla cosiddetta Guardia costiera tunisina o libica. A quel punto sono entrato in Libia. Il viaggio attraverso il deserto è stato molto duro, senza cibo e acqua, e la vita in Tunisia è stata ancora più difficile che in Libia».
«Ora - ha aggiunto - spero di poter lavorare in modo dignitoso e aiutare la mia famiglia». Andrea Micali, comandante della Life Support, ha ringraziato"le autorità e i volontari di Bari che ci hanno assistito e hanno permesso che le operazioni di sbarco fossero svolte senza difficoltà». «Auguro il meglio per il loro futuro a tutte le persone sbarcate», ha concluso.

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