Sabato 06 Settembre 2025 | 07:56

Ex Reef a Bari, l'estate 2026 tornerà a vivere il locale sul lungomare Sud a San Giorgio

 
Redazione online

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Assegnata la concessione a Biancofiore Srl, già presente in città con tre attività di ristorazione. Petruzzelli: «A ruota, contiamo di aggiudicare la concessione demaniale per “Il trullo”»

Lunedì 01 Settembre 2025, 17:47

02 Settembre 2025, 15:23

Nuova vita all'ex «Reef», sul litorale Sud nella zona di San Giorgio. E' stata rilasciata infatti la concessione demaniale marittima con finalità turistico- ricreativa per la struttura a destinazione commerciale e per l’esercizio dell’attività di bar e ristorazione. A giugno scorso si era conclusa la conferenza di servizi utile all’acquisizione di tutti i pareri previsti dall’iter autorizzativo da parte degli enti a vario titolo coinvolti nel processo di riqualificazione. Nel frattempo il concessionario ha predisposto tutti gli adempimenti utili per poter sottoscrivere l’atto di concessione e avviare le opere. 

Aggiudicataria della concessione è Biancofiore s.r.l., già presente in città con tre attività di ristorazione in centro. «Ora che tutti i pareri sono favorevoli e il progetto è stato adeguato alle richieste, ci auguriamo che il concessionario possa partire con i lavori per arrivare pronti già la prossima estate con il nuovo volto del Reef, uno degli immobili storici sulla costa di San Giorgio» ha commentato l’assessore alla Blu economy Pietro Petruzzelli. 

L’obiettivo dell’amministrazione comunale, alla base della procedura pubblica, è la riqualificazione e valorizzazione dell’immobile ex Reef e della relativa area esterna, finalizzata a ospitare un’attività di bar e ristorazione con servizi di eccellenza, mediante un approccio etico ed ecologico del paesaggio di riferimento. L’immobile sarà interessato da lavori di ristrutturazione edilizia con interventi su strutture, impianti, involucro edilizio e modifica degli spazi interni. Gli interventi sono finalizzati al miglioramento della qualità architettonica e paesaggistica dell’edificio e dell’area di pertinenza, all’efficientamento energetico e alla sostenibilità ambientale.

«Il processo di rigenerazione urbana di Costa sud si arricchisce di un nuovo tassello, questa volta in partnership tra pubblico e privato con la riqualificazione di un immobile presente sul lungomare che da anni è oggetto di abbandono e degrado - spiega ancora Petruzzelli -. A ruota, contiamo di aggiudicare la concessione demaniale per l’altro immobile presente, “Il trullo”, il cui progetto sta seguendo la stessa trafila. Nel frattempo continuiamo a lavorare nella zona a nord di Bari, dove siamo pronti ad avviare le stesse procedure per l’ex Ancora, la Mitil Adriatica e il Galeone, siti che possono rappresentare per il lungomare nord una nuova offerta per attrarre turisti e cittadini». 

IL PROGETTO

L’edificio è inserito nell’ambito del piano urbanistico Costa sud: i progettisti hanno dunque scelto di ridurre l’area destinata al parcheggio per diminuire l’impatto che lo stesso avrebbe sul paesaggio costiero, a vantaggio di una sensibilizzazione all’uso della mobilità lenta, dei parcheggi di scambio e dei veicoli elettrici, per cui è prevista la dotazione di colonnine di ricarica. Un servizio di car-valet, con navetta elettrica, supporterà gli ospiti della struttura che sceglieranno di utilizzare i parcheggi di scambio del parco costiero. L’area di pertinenza sarà quindi per buona parte de-impermeabilizzata a vantaggio di un giardino di macchia mediterranea.

Le nuove strutture previste sulle aree esterne di pertinenza del ristorante sono tutte poggiate al suolo e amovibili. In particolare le pedane che compongono le tre terrazze esterne (ristorante, bar, solarium) realizzate con doghe in legno riciclato composito fissate su una sottostruttura in alluminio. Il sistema di ombreggianti (vele), invece, prevede l’installazione di una struttura realizzata con pali in acciaio a sezione circolare verticali che saranno opportunamente fissati su zavorre in materiale lapideo poggiate su suolo e nascosti dalle pedane delle terrazze (zona dehor, ristorante e bar). Nella proposta progettuale sono inclusi pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria, sia per i bagni sia per le docce che si vogliono inserire, per usufruire della parte “lido” nella stagione estiva. L’immobile ospiterà un ristorante “upscale” interno (circa 90 coperti), un bistrot/pizzeria in terrazza (circa 90 coperti), un cocktail bar interno e uno esterno a servizio degli ospiti che utilizzano il solarium. La superficie interna lorda a disposizione è di circa 650 mq, di cui 300 mq destinati alla sala e i restanti ai servizi per la preparazione, servizi igienici, depositi e locali tecnici. L’area esterna invece, dedicata agli ospiti, si divide in tre zone: la terrazza del bistrot/pizzeria, la terrazza del bar e l’area solarium. La terrazza esterna del bistrot sarà allestita come l’estensione verso il mare della sala del ristorante. Nel passaggio dall’interno all’esterno cambierà anche la percezione dell’architettura: la pavimentazione in legno, il sistema di vele ombreggianti e l’orizzonte aperto sul mare rimandano all’idea di una barca a vela e della vita sul mare. La terrazza ha una superficie di circa 175 mq sulla quale sarà possibile distribuire tavoli fino a novanta coperti, buona parte dei quali, protetti dall’ombra delle vele, potranno essere utilizzati anche nelle giornate più calde.

La seconda terrazza, quella del bar all’aperto, di circa 70 mq, consente di posizionare l’attrezzatura bar (banco e retro-banco) oltre a tavolini ed è coperta dalle vele ombreggianti. Il banco del bar e il retro-banco saranno identici a quelli del bar interno e saranno punto di riferimento per gli aperitivi informali o serviti ai tavolini e anche di servizio per gli ospiti del solarium. Di qui si accederà all’area dedicata al solarium: ampi ombrelloni e lettini distribuiti su prato naturale (circa 170 mq) e su pedana in decking (circa 95 mq). Le tre terrazze saranno realizzate in decking di legno riciclato composito, in appoggio sul suolo. Dall’area bar e dal solarium si accederà, attraverso una passerella in legno, a una piattaforma galleggiante sull’acqua, anch’essa in legno, che consente l’accessibilità al mare e si configura come possibile approdo per piccoli natanti.

Nella restante gran parte dell’area esterna ci sarà spazio per il verde che prenderà il posto di asfalto e cemento. Un giardino di macchia mediterranea di circa 500 mq rappresenterà il filtro verde tra l’area parcheggio a est, l’area del bar all’aperto e il solarium. Il giardino accessibile degrada fino a diventare prato nell’area solarium e in altre zone interstiziali. Cespugli di macchia mediterranea saranno piantumati intorno ai confini, in modo da garantire la privacy e occultare le auto del parcheggio sia dalla strada sia dalle aree interne.

Per quanto riguarda il progetto paesaggistico, si è scelto sviluppare una vegetazione adatta a sopravvivere alla salinità e ai venti marini, inserendo in modo diffuso una selezione di piante integrandole con sistemi di passerelle e fornendo allo spazio sulla costa servizi ecologici quali ombreggiatura e qualità estetica. Saranno messe a dimora piante della macchia mediterranea, garantendo così la continuità ecologica del territorio. 

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