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«Passa il Giro d'Italia, la polizia mi ha fatto togliere dal balcone di casa la bandiera della Palestina»: scoppia la polemica a Putignano

 
Redazione online

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Un post su Facebook racconta quanto accaduto: «In quale momento il sostegno civile e pacifico a un popolo sotto occupazione è diventato un problema di ordine pubblico? Siamo profondamente indignati e allarmati»

Mercoledì 14 Maggio 2025, 09:24

21:04

PUTIGNANO - «Oggi la polizia è salita a casa nostra per chiederci di rimuovere la bandiera della Palestina esposta sul nostro balcone privato. Non stavamo disturbando nessuno. Non stavamo violando alcuna legge. Stavamo semplicemente esercitando il nostro diritto di espressione in uno spazio che ci appartiene». Comincia così l'indignato post su Facebook di Sofia Mirizzi, cittadina di Putignano, che sta facendo il giro del web. Il motivo? A quanto pare il passaggio del Giro d’Italia, perché «la bandiera sarebbe stata inquadrata dalle telecamere nazionali». 
«Ci chiediamo con preoccupazione da quando esporre una bandiera che rappresenta un popolo e una causa umanitaria è diventato motivo d’intervento delle forze dell’ordine? - continua - In quale momento il sostegno civile e pacifico a un popolo sotto occupazione è diventato un problema di ordine pubblico? Siamo profondamente indignati e allarmati. Questo episodio non riguarda solo noi, ma chiunque creda nella libertà di espressione, nei diritti civili e nella possibilità di esprimere solidarietà.
Chiediamo chiarezza, rispetto e il riconoscimento di un principio fondamentale in una democrazia: nessuno dovrebbe essere intimidito per aver espresso la propria solidarietà in modo pacifico e legittimo».
L'autrice del post, che al momento dell'accaduto non era in casa (vive infatti all'estero), riferisce che gli agenti erano in due e si sono rivolti ai loro genitori "con gentilezza", specificando che il loro non era un ordine e per questo la coppia ha accettato di buon grado di rimuovere la bandiera, anche se non hanno ricevuto alcuna spiegazione in merito al regolamento del Giro d'Italia. I due non sono stati identificati.
«In merito a quanto scritto nel post sulla bandiera palestinese esposta e poi ritirata a seguito di un confronto con la Polizia di Stato, ritengo necessario ribadire con fermezza che Putignano è e deve rimanere una città libera, un luogo in cui poter esprimere il proprio pensiero e la propria opinione - ha commentato il sindaco di Putignano, Michele Vinella -. Questo siamo sempre stati e dobbiamo rimanere, nel pieno rispetto dell’art. 21 della nostra Costituzione. E questo è ancor più necessario quando si tratta di situazioni che non ci possono né devono lasciare indifferenti come la situazione palestinese.
Rispetto all’episodio descritto, avvenuto in un giorno complesso e delicato per le forze dell’ordine in termini di gestione, controllo e prevenzione della sicurezza sul territorio, sono dispiaciuto per l’accaduto perché a Putignano l’operato della Polizia di Stato non ha mai interferito con la libertà di espressione, anzi ha sempre contribuito a che questa venisse garantita con la sicurezza di tutte e tutti. La nostra Città, in primo luogo nelle sedi comunali e negli spazi pubblici, è sempre aperta a chiunque voglia confrontarsi su qualsiasi tema, incluso quello del delicato conflitto Israelo-Palestinese, così come è anche avvenuto nel recente passato. Putignano è una Città aperta e libera, e continuerà ad esserlo.

IL COMMENTO DELLA QUESTURA DI BARI

«Poco prima del passaggio dei ciclisti (del Giro d’Italia, ndr), personale impiegato nei servizi, avendo ricevuto segnalazione di un certo fermento da parte di alcuni cittadini per l’esposizione di una bandiera palestinese sul balcone del sesto piano di una palazzina, ha interloquito con il proprietario dell’appartamento, invitandolo a valutare l’opportunità di rimuovere il vessillo. L’uomo, spontaneamente, ha ripiegato la bandiera, comprendendo la situazione. Non vi è stato alcun ordine formale da parte degli operatori di Polizia nei confronti del proprietario dell’appartamento, che peraltro non è stato formalmente identificato». Lo spiega in una nota la questura di Bari intervenendo dopo le polemiche politiche nate a seguito di «un post apparso nella serata di ieri, su una pagina Facebook, in cui un familiare, al momento dei fatti all’estero, stigmatizzava un episodio avvenuto nel pomeriggio di ieri a Putignano (Bari), allorché il proprio genitore avrebbe tolto dal balcone di casa una bandiera palestinese».
L’uomo - continua la Questura - «contattato nella giornata odierna, non ha manifestato particolare contrarietà per quanto accaduto, dispiaciuto per l’evento ha confermato di non aver subito alcuna imposizione». «A conferma del generale atteggiamento tenuto dalle forze di Polizia, si precisa - conclude la questura - che nel corso della medesima giornata, in occasione della partenza del giro da Alberobello, un gruppo di appartenenti a movimenti pacifisti ha liberamente esposto striscioni contro il genocidio a Gaza e bandiere della pace e palestinesi nel pieno rispetto della libertà di manifestazione del pensiero, coniugata con la sicurezza dell’evento».
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