BARI - Due giorni all’insegna della solidarietà e dell’inclusività a Bari. È così che ha voluto iniziare il nuovo anno la Fondazione Franco Salvatore grazie all’attrice e autrice Antonella Ferrari, affetta da Sclerosi Multipla. Nella serata di ieri, 3 gennaio, il primo incontro informale e ristretto con alcune donne impegnate nel sociale, nella suggestiva cornice del Ristorante dedicato alla grande attrice Sophia Loren. Un momento unico e conviale. Uno scambio di emozioni come quello avvenuto tra l’autrice e Rosa Ladisa, presidente dell'associazione "Dragon Light Marton Bari ". “É dal 2013 che sto lavorando a questo bellissimo progetto - afferma la Ladisa - rivolto alle donne in rosa e non solo, alle donne che hanno combattuto e che combattono ancora contro il cancro. La nostra associazione si occupa dello svolgimento del dragonboat (barca-drago) uno sport unico nel suo genere che si svolge su imbarcazione a 20 posti con la testa di drago a prua. Dragon Light nasce dal desiderio di testimoniare che non sempre il post malattia è fonte di isolamento, ma attraverso l'attività sportiva e la forza di una squadra si può riprendere a vivere. E ho trovato in Antonella la stessa energia che caratterizza la mia squadra.
Questa mattina, 4 gennaio, l’incontro nella Cappella dell’Oncologico Giovanni Paolo II alla presenza di Don Mario Persano, un momento di forte impatto emotivo. “Ho deciso di scrivere questo libro - afferma la Ferrari - perché scrivere il primo, 11 anni fa, è stato terapeutico così ho pensato di raccontare anche questa parte della mia vita perché volevo rendere partecipi tutte le donne che come me si ritrovano a combattere ! Questo libro, “Comunque mamma” edito da Harper Collins, parla del mio sogno di diventare mamma che purtroppo non si è realizzato ! Io e mio marito abbiamo provato in tutti i modi ma probabilmente il disegno di Dio, per noi , era diverso ! Non c’entra la malattia : con la sclerosi multipla di può tranquillamente avere figli ma a me non sono arrivati ! Ho anche chiesto ai medici , un po’ di anni fa , di intraprendere il percorso di fecondazione assistita ma purtroppo il mio neurologo me l’ha negato perché all’epoca era sconsigliato per le malate di sclerosi multipla ! Oggi invece si può fare! Ci siamo anche informati per l’adozione perché ci sarebbe molto piaciuto avere un figlio adottivo ma purtroppo ci è stato negato anche questo ! Ad una donna con patologie neurovegetative come la sclerosi multipla non viene dato un figlio in adozione ! Così si sono infranti tutti i miei sogni ma io voglio continuare a combattere per tutte le non mamme come me ! Spero che questo libro faccia anche riflettere le istituzioni che magari possano mettere mano alla legge sull’adozione, svecchiandola e snellendola ! Vorrei che si mettesse mano soprattutto alle linee guida che impediscono a donne con la mia malattia o con un tumore di adottare".
La Fondazione grazie all’aiuto di imprenditori “solidali” del territorio ha potuto donare i libri ai pazienti dell’Oncologico attraverso la guida spirituale che è Don Mario Persano. “Abbiamo scelto per questo inizio anno di fare un percorso solidale - afferma l’imprenditore Vito Boffoli - che metta al centro chi vive la sofferenza e se ne fa testimone. Ospitare Antonella Ferrari, attrice e scrittrice, affetta da sclerosi multipla è il segno tangibile di come la testimonianza sia un importante segno di condivisione e forza. Noi ci siamo sempre posti questo obbiettivo, dando una nuova narrazione alla cura del corpo e della mente. Siamo felici di aver supportato questo momento che rappresenta motivo di speranza e perché no, anche di rinascita”. L’iniziativa è stata considerata lodevole dal Collegio dei Venerabili di Puglia del Grande Oriente d’Italia che ne hanno promosso la stessa.