Una mela al giorno

Cuore e colesterolo: armati l'uno contro l'altro

Nicola Simonetti

I profili di pazienti che non riescono a tenerli a posto loro e consigli

Circa 4 pazienti su 10 sopravvissuti ad evento cardiovascolare e con ipercolesterolemia non seguono bene terapia e controlli periodici prescritti. Lo studio IQVIA Italia per Novartis denuncia un quadro allarmante di dimenticanze, rinunce, difficoltà a confidarsi con lo specialista. I 3 profili: soggetti “proattivi” (47%), più aderenti e consapevoli, spesso seguiti da specialista in sede privata; gli “ansiosi” (26%) che comprendono la gravità della loro condizione, la vivono con disagio emotivo e chiedono presa in carico empatica e strutturata; i “disinteressati” (27%), scarsamente consapevoli tanto che 88% di loro non segue regolarmente la terapia, 66% è seguito solo dal medico di famiglia, donde fragilità del controlli post-dimissione ospedaliera e scarsa integrazione tra medicina territoriale e specialistica. Chiariamo: Il colesterolo è sostanza grassa fondamentale per l’organismo che, in gran parte, se lo produce da sé oppure è introdotto con l’alimentazione.

Quando il colesterolo nel sangue è più alto del normale, specie il cattivo LDL, che può aumentare il rischio di malattie cardiovascolari, infarto e ictus, causato da accumulo nelle arterie in cui esso forma placche che ostruiranno il flusso del sangue. Collegata l’aterosclerosi, malattia infiammatoria cronica e progressiva da accumulo, nelle pareti delle arterie, di grasso, specie colesterolo cattivo, origine di patologie cardiovascolari: ostruzione completa dell’arteria donde coronaropatie, aneurisma, ictus cerebrale, disturbi vascolari periferici. Tassi desiderabili nel sangue (Soc. It. Cardiologia): colesterolo totale meno di 200 mg/dL, colesterolo LDL (cattivo) meno di 100 mg/dL, colesterolo HDL (buono) oltre 50 mg/dL, da adattare a rischio individuale. Di solito, l'ipercolesterolemia non dà sintomi evidenti; raccomandati: periodici esami del sangue e visite (medico e cardiologo); essa può essere prevenuta e controllata con stile di vita sano e, se necessari, con farmaci prescritti solo da medico di famiglia e/o specialista: 25,6% di italiani soffre di ipercolesterolemia.

L’indagine IQVIA Italia1 ripresa da Novartis per la campagna “Da quore a cuore on the rood” rileva: un paziente su 3 ad alto rischio cardiovascolare resta del tutto o in parte fuori dal percorso di cura. Consigli: abbassare il colesterolo cattivo eseguendo correttamente la terapia prescritta (frequenza, dosaggio e durata), seguire con rigore il programma fissato dal medico (consigliato un “diario). In caso di dubbio, tornare dal medico e far chiarire. Tenere sotto controllo il peso corporeo: chiedere consiglio e direttive al medico/specialista); smettere di fumare favorisce l’aumento del colesterolo buono ed elimina il troppo cattivo; meno alcol il quale aumenta pressione arteriosa ed il rischio di ictus o altra patologia cerebrale; non più di 6 grammi di sale al dì: aggiungere sale al cibo (via la saliera da tavola) dà oltre 28% di morti premature.

Praticare abituale attività fisica aerobica a intensità moderata (30-40 minuti al dì). Seguire dieta mediterranea autentica con condimento di olio extravergine di oliva. Preferire alimenti freschi non o poco processati (che cioè hanno subito modifiche rispetto alla loro forma originale con processi industriali o meccanici, per migliorarne conservazione, sicurezza o sapore). Zuccheri aggiunti inferiori al 10% dell’energia totale; grassi saturi (in alimenti di origine animale, ma anche in alcuni prodotti vegetali come degli oli vegetali (di cocco, di palma, ecc.) inferiori al 10% , colesterolo alimentare meno di 300 mg.al giorno.

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