Una mela al giorno

Dieta mediterranea, povera ma preziosa per cervello, cuore e sesso

Nicola Simonetti

Un recente studio pubblicato sulla rivista Neurology ha esaminato l’associazione tra l’aderenza alla dieta MIND (Dieta mediterranea per la mente) e l’incidenza dell’ipertensione e del declino cognitivo (2024|Popular Science). Inoltre la prof. Xuemin Zhong e coll. (Hospital of Chongqing Medical University e coll. del People’s hospital of Chengdu, Chengdu, Cina), studiando 12.819 adulti ha dimostrato: chi privilegia questa dieta è protetto dal cadere in depressione, dall’ aumento di colesterolo totale dal lipoproteico ad alta e bassa densità e da trigliceridi (BMC Psychiatry 2024).

Rilevante è poi la protezione della dieta mediterranea nei soggetti colpiti dal cancro sottoposti a trattamenti che possono indurre eccesso di grasso corporeo, riduzione della massa magra, cardiotossicità, ecc. La riduzionei del peso corporeo “ha anche migliorato la qualità della vita” (Eur J Clin Nutr. 2024). “Inoltre si ha riduzione del rischio di diabete 2 associata alla dieta mediterranea e, specificamente, ai suoi effetti benefici su alcuni fattori chiave (insulino-resistenza, metabolismo delle lipoproteine ed infiammazione)”. Migliorando la dieta - dice la dr Samia Mora (Harvard Medical School, Boston) – il vantaggio si ottiene specie contro eccesso di peso o obesità… avvengono favorevoli cambiamenti a lungo termine che possono fornire protezione per decenni”. Verdure, frutta, amidi e cereali (meglio se integrali), latte a ridotto contenuto di grassi, olio extravergine di oliva (meglio crudo; 4-5 cucchiai al dì), poco sale,  frutta a guscio, olive (25 gr), pesce (1volta a settimana) legumi (1-2 volte a settimana), uova (2-3 per settimana).

E, poi, con moderazione, carni rosse (100g) e, con tanta parsimonia,per salumi ed affettati vari) e, pochissimi dolci; consentito, per chi lo voglia, un bicchiere (per la donna 2/3) di vino a pranzo e cena. Superalciolici, l’eccezione. Un’alimentazione “bilanciata” giornaliera si componga: 45–60% di Glucidi, 10–12% di Proteine, 20–35% di Grassi animali con percentuale inferiore al 10% di grassi saturi (non presenti nel pesce che, quindi, è sdoganato). Di rigore, l’,esercizio fisico (20-30 minuti al dì). Tale condotta assicura riduzione del 25-30% di rischio di diabete, di eccesso di peso, di ipertensione arteriosa, del grasso viscerale e dello tsunami metabolico preludio della tremenda infiammazione.

La protezione riguarda pure la capacità sessuale anche in età avanzata. Ovviamente, più dieta mediterranea, maggiori benefici (JAMA Netw Open online 2020). Purtroppo, però, solo 5% degli italiani segue correttamente la dieta mediterranea (“ modello alimentare sostenibile e sano”) secondo l’indagine Arianna (Ist. Sup. Sanità). “Oggi l’aderenza alla dieta mediterranea- dice il dr Marco Silano (Iss) - è sempre più bassa… e riscontriamo un’occidentalizzazione delle abitudini alimentari… una delle più grandi sfide del nostro tempo è rappresentata dalla coesistenza di varie forme di malnutrizione, con la conseguente crescente insorgenza di malattie croniche non trasmissibili e mortalità per tutte le cause. Nel mondo, circa 2,5 miliardi di adulti e 37 milioni di bambini under 5 anni sono in sovrappeso”. Un’ipoteca negativa per la salute globale dell’umanità.

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