«Ciarderie»
I valori non si trovano... nelle gioiellerie
Essere nati oggi vuol dire grande fortuna. Beati i nati oggi. Il 16 è un numero prestigioso e fortunato. Si è già ricchi. Naturalmente, mi viene in mente una cosa che ho già detto altre volte
Buongiorno! Bene, oggi è 16 dicembre. Essere nati oggi vuol dire grande fortuna. Beati i nati oggi. Il 16 è un numero prestigioso e fortunato. Si è già ricchi. Naturalmente, mi viene in mente una cosa che ho già detto altre volte.
C’è differenza fra i poveri e i ricchi, i Ricchi e Poveri, Albano e Romina, Santo e Johnny, Martini e Rossi, Black e Decker, Paola e Chiara e Friuli Venezia Giulia. Un povero non si è mai prostituito se non per denaro e quindi come dico spesso, quando la merda avrà valore, i poveri nasceranno senza culo. Sicuro. Ecco: il 16, la sostituisce e può determinare la fortuna.
Ripeto, ho fatto un’altra volta il paragone fra i ricchi e i poveri e se lo ripeto è per quelli scemi che non hanno capito la prima volta. Come accade del resto per le repliche che si fanno a teatro. Capitolo antifona!?
Vabbè, lasciamo perdere, ci sono cose più importanti cui pensare. Quali sono? Beh, ognuno ha le sue.
L’importante è che ci siano i valori. I valori veri stanno nel modo soprattutto di vivere, ma soprattutto nel lavoro. Ecco, volendo fare un anagramma mi piacerebbe se si potesse scambiare la parola valore con la parola lavoro.
Ma parliamo di natura. La natura è intoccabile. Non si può imitare con WhatsApp. Per esempio, la burrata oppure le mozzarelle, non si possono imitare ritoccandole appropriandosene soltanto nella forma.
Questa sarebbe un’operazione sbagliata di chi volesse diventare ricco, anche perché la mozzarella che non fosse mozzarella cambierebbe sapore e non si potrebbe più dire mozzarella! Quella sarebbe «ricotta»! Capito l’antifona? Scusate se uso questi termini che sembrano pesanti, ma la ricotta è leggera e arriva subito. Un po’ come la prostituzione che ti dà i soldi facili e subito.
Dico tutto questo perché conoscevo un tizio che faceva la ricotta, non aveva la colite e faceva scendere il latte.
Comunque, siamo vicinissimi a Natale, vogliatevi bene anche perché che ci vuole? Basta dirlo. Oppure inventatevi una scusa per farlo credere.
Natale è fatto apposta. Gesù è ormai per gli anziani e i vecchi, oggi ci sono i tatuaggi, i monopattini, le e-mail, WhatsApp, tanta presunzione e abbasso l’avarizia, pura violenza! Capita l’antifona?
Io non ho problemi, per quanto mi riguarda sono «felice e contento»! Per la ricetta? Venite da me e vi racconto come si fa. Attenzione però alle cattive compagnie, potrebbero interferire e farvi credere il contrario, facendo altro.
Il teatro è un’altra cosa. Il 25 dicembre è vicino.
Ora, vi posso assicurare che le feste continuano fino a gennaio rimanendo felici e contenti, poi volendo potrete usufruire dei giorni felici per continuare a godervi tutto il resto fino a Natale prossimo del 2025.
Naturalmente non è obbligatorio, però siccome siamo di passaggio su questa terra è un modo come un altro per rendersi conto che è meglio andare a teatro con il culo gelato che con un gelato in culo!
Questa saggezza me l’ha suggerita un ricco signore che faceva mozzarelle senza bisogno di fare la ricotta! Buona vita, ciao mondo eccetera, eccetera di tutto.