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Sud est, dopo il «saccheggio»
ora si pensa anche ai treni

 
Massimiliano Scagliarini

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Massimiliano Scagliarini

treni sud est

Nuovi sedili, pellicole esterne, pulizie radicali. Viero: «Così proviamo a ripartire»

Lunedì 29 Agosto 2016, 13:03

17:45

BARI - Un’operazione di manutenzione straordinaria di buona parte del materiale rotabile, con un occhio particolare al comfort. In attesa del passaggio a Ferrovie dello Stato e dell’udienza davanti alla Fallimentare, le Ferrovie Sud-Est provano a ripartire preparandosi per la riapertura delle scuole. Ad agosto i tecnici hanno fatto gli straordinari, potenziando l’officina di Bari che ora si occupa anche degli Atr-220, i convogli della Pesa. Quelli della truffa dei treni.
Il programma è ambizioso. Da giovedì dovrebbero essere in esercizio 20 dei 25 Atr-220, per i quali sta per essere completato l’impianto di sollevamento. Il commissario straordinario, Andrea Viero, ha riavviato i rapporti con i fornitori per ottenere i pezzi di ricambio finora centellinate: a breve arriveranno 80 ruote, mentre sono già arrivati i primi cambi Voith per risistemare i «power pack» di alcuni convogli. Ma nel frattempo, gli operai stanno anche risistemando gli interni per sostituire i sedili rotti o strappati (per colpa, va detto, degli incivili): una parte è stata recuperata da due convogli fermi, gli altri verranno ricostruiti da una ditta specializzata. Per la prima volta in assoluto, sono in corso interventi di manutenzione anche sui bagni (su cui finora nessuno era mai intervenuto), oltre che sulla pulizia: due treni al giorno vengono sottoposti alla cosiddetta «radicale», e vengono lavati anche sottoscocca e tetti: nulla di straordinario, ma per le Sud-Est è una rivoluzione.
Le officine stanno sperimentando anche un nuovo sistema per eliminare i graffiti dei writers, che sta dando ottimi risultati: tuttavia ultimamente la vernice di un Atr è stata danneggiata da qualche tipo di primer utilizzato dai vandali con la bomboletta. Nel frattempo è anche in corso la ri-pellicolatura delle automotrici, che prenderanno la stessa livrea bianco-rossa dei treni più nuovi: un altro piccolo segnale.
Ma sui tronchini ci sono ancora tanti, troppi convogli inutilizzati. A partire da 20 delle 24 carrozze ex ferrovie tedesche, quelle ristrutturate in Croazia a peso d’oro e abbandonate perché non colloquiano con le motrici della società: «A breve - annuncia Viero - avremo un software che permetterà di attivare il collegamento». Dovrebbero partire anche gli Stadler, i treni comprati di seconda mano in Svizzera che in Puglia non hanno fatto nemmeno un chilometro: entro alcune settimane il fabbricante ha garantito che metterà in esercizio il primo dei tre convogli, anche se per l’aria condizionata (che manca) i tempi saranno più lunghi.

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