Dall’economia del mare la forza del cambiamento: il futuro blu di Bari con il progetto «Sulla stessa barca»

Una piccola rivoluzione copernicana: il mare che da bella cartolina diventa luogo da vivere e risorsa da gestire in maniera sostenibile. Un percorso che per Bari significa diventare «città di mare», rispetto a quello che ancora oggi è: «solo una città sul mare»

Rita Schena (foto Donato Fasano)

Reporter:

Rita Schena (foto Donato Fasano)

Sabato 05 Luglio 2025, 11:41

11:42

Una piccola rivoluzione copernicana: il mare che da bella cartolina diventa luogo da vivere e risorsa da gestire in maniera sostenibile. Un percorso che per Bari significa diventare «città di mare», rispetto a quello che ancora oggi è: «solo una città sul mare».

Un nuovo paradigma come è emerso ieri a Porta Futuro durante l’incontro dove sono stati presentati i primi risultati del percorso partecipativo «Sulla stessa barca» promosso dal Comune di Bari.
gli interventi «Ci sono tutta una serie di interventi infrastrutturali, alcuni in svolgimento, altri da avviare o già finiti, che cambieranno il volto della città: dal rifacimento del porto di Santo Spirito, a Bari costa sud, dal progetto del Parco del castello, al waterfront di San Girolamo, il faro di San Cataldo e ancora fino a Torre a mare. A questo punto si è sentito forte l’esigenza di lavorare anche sulla costruzione di una “Comunità del mare”, di chi dovrà vivere questi spazi e valorizzarli. “Sulla stessa barca” ha questa finalità: costruire una rete con operatori imprenditoriali, ricercatori, associazioni e residenti, per valorizzare la risorsa mare in ambito di una economia circolare».

L’assessore alla Blu Economy Pietro Petruzzelli fa un po’ gli onori di casa cercando di ricucire una serie di interventi che ruotano tutti attorno ad un cambio di passo importante per la città: ripartire dal mare e farlo in maniera inclusiva. A disposizione ci sono risorse per 3 milioni da dedicare ad un bando per le imprese baresi con progetti che possano valorizzare la costa con attività economiche, educative e culturali.

Rapporto privilegiato «Noi siamo un popolo con un rapporto privilegiato col mare, anche inteso come spazio di scambio sulle due sponde dell’Adriatico – continua Petruzzelli -, ecco perché il Comune si candida come capofila di un progetto Interreg Italia-Croazia che porterà, in collaborazione con Confindustria, ad esempio a valorizzare il mercato del pesce a Santo Spirito come un hub del mare. Un progetto che segue un po’ le orme di quanto Coldiretti ha fatto nel mercato di via Amendola: uno spazio di vendita e valorizzazione del nostro agroalimentare ittico, anche in chiave turistica. “Sulla stessa barca” è un percorso di ascolto per individuare orientamenti strategici. Abbiamo coinvolto l’Università di Bari per capire quali sono le filiere, ma anche quanti con il mare già lavorano per disegnare una co-strategia blu che sappia rivoluzionare l’intera città».
E la risorsa mare per Bari e provincia è una costa lunga 42 chilometri con punti di forza e debolezza, con oltre 4mila imprese operanti e 18mila occupati tra pesca, porto, sport e manifattura. Bellissimi i tanti progetti che puntano a cambiare il sistema di fruizione degli spazi lungo la costa urbana, a patto che poi ci sia un’anima, un cuore che li renda vivi. Ecco perché è essenziale coinvolgere di pari passo con i cantieri, una rete di attori in grado di animare questi nuovi contenitori in divenire, per far sì che al taglio del nastro del parco del faro di San Cataldo o di Bari costa sud (solo per fare due esempi) quelle rigenerazioni siano reali e non restino poi scatole vuote.

«Bari per troppo tempo ha voltato le spalle al mare, ora è il momento di cambiare passo – ha sottolineato Nicola Loprieno presidente della commissione consiliare Sviluppo economico – e questa rete è il primo passo».
Una rete al momento composta da oltre 40 realtà tra imprese, associazioni, scuole nautiche, ricercatori e sportivi che nel complesso hanno presentato istanze per una maggiore accessibilità alla costa (con strutture e servizi); una governance più inclusiva del piccolo al grande progetto; il riconoscimento di attività educative evitandone la marginalizzazione.
«C’è un operatore che ha ipotizzato l’idea di realizzare un cinema sul mare – ha spiegato con un esempio Andrea Gelao consulente del Comune di Bari -. “Sulla stessa barca” punta proprio a questo: una pianificazione sociale dove valorizzare le competenze. Il mare, il nostro mare ha un forte potenziale, a patto che lo si sappia rispettare con strategie sostenibili».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

ALTRI VIDEO