TARANTO - Premiati questa mattina al museo archeologico MArTA di Taranto i vincitori del concorso internazionale per la progettazione del nuovo Stadio del Nuoto, considerata icona dei XX Giochi del Mediterraneo del 2026 che si svolgeranno nel capoluogo ionico. Il sindaco Rinaldo Melucci ha consegnato una targa ai vincitori, lo studio pratese Mdu Architetti (partner Open Ingegneria, Esa Engineering e il geologo Andrea Fiaschi). Targhe anche per gli altri quattro finalisti e per le due menzioni speciali.
In concomitanza, c'è stata l’apertura della mostra - visitabile sino al 18 maggio, orari museo - con l’allestimento di tutti i progetti in gara, giunti anche da Londra, dal Regno Unito, da Berlino, Parigi, Barcellona, e la distribuzione del catalogo completo delle 37 proposte partecipanti al concorso.
«Abbiamo apprezzato particolarmente gli elementi di sostenibilità - ha commentato il sindaco Rinaldo Melucci, presidente del Comitato organizzatore - che definiscono il progetto vincitore, tali da sintonizzarlo al nostro modello di transizione.
Lo 'Stadio del Nuotò, come ha sottolineato il direttore di Taranto 2026 Elio Sannicandro, costituirà «una fondamentale eredità per il territorio e per il percorso di crescita e valorizzazione della città: un impianto di importanza nazionale non solo sotto il profilo sportivo, ma anche per la peculiare ambientazione archeologico-paesaggistica». Quest’ultimo aspetto è stato rimarcato dell’architetta Maria Piccarreta, presidente della Commissione giudicatrice: «L'impianto - ha detto - sorgerà in uno scenario unico, con la Torre d’Ayala quasi fosse una 'portà per un’area delimitata dalla costa e dalla zona archeologica».
Sannicandro ha annunciato l’invito ricevuto dal Comitato per presentare i Giochi e la città di Taranto alla Commissione Europea, in programma a Bruxelles a fine giugno.