TARANTO - Nel mito, Apollo è il dio che guida la quadriga e fa nascere il Sole facendosi così portatore di una luce intellettuale, prima ancora che fisica. Forte è storicamente il suo legame con Taranto, sede della scuola pitagorica, e dunque non sorprende che proprio in area jonica - precisamente a Monteiasi - sia stato inaugurato ieri un tempio dedicato al dio che illumina lì dove la luce ancora non c’è. Non un restauro di antiche rovine, né una «riconversione» di strutture esistenti, ma una costruzione ex novo ad opera dell’Ente religioso «Pietas», realtà operante sul territorio nazionale per il ripristino della religione classica e già da tempo impegnata nella costruzione di luoghi di culto: dal tempio di Giove a Roma a quello di Minerva Medica a Pordenone o ancora di Apollo a Palermo.
Ieri è toccato alla Puglia salutare l’inaugurazione del primo tempio in territorio regionale. Un evento che, complice il rito pubblico di consacrazione, con la recitazione di carmi in latino e greco antico, ha attirato l’interesse della cittadinanza oltre a richiamare i praticanti della «tradizione gentile», così come da corretta definizione del culto classico. La riscoperta dell’antico, non solo a livello culturale ma anche spirituale, è un fenomeno ormai dilagante in Europa, dalla Grecia alle repubbliche baltiche, dall’Islanda all’Italia, dove «Pietas», la realtà più strutturata e largamente rappresentativa, conta oltre 1600 aderenti.
«Il nostro è un percorso molto lungo, con radici profonde - racconta Giuseppe Barbera, presidente dell’associazione e pontefice della comunità - avviato con l’associazionismo culturale e coronato, nel 2020, dalla formazione dell’Ente religioso, regolarmente registrato presso pubblico ufficiale di Stato. Siamo una realtà in forte crescita, con adesioni da tutta Italia e solide relazioni con Paesi stranieri ad iniziare dall’India». Quanto al tempio l’iniziativa di ieri non è da considerarsi un exploit isolato: «Il nostro culto è prevalentemente domestico e non facciamo proselitismo ma creiamo i templi come punto di riferimento per la comunità e la collettività - conclude Barbera -: chiunque voglia visitarlo sarà il benvenuto. L’accesso è libero e sarà sufficiente affacciarsi in via Cristoforo Colombo a Monteiasi. Ora anche la Puglia possiede un riferimento fisico sul territorio. E per chi bussa le porte sono sempre aperte». Così il culto classico è tornato in Magna Grecia.