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Emiliano: «Quando sarò premier farò autostrada Lecce-Bari»

 
Redazione online

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Il presidente della Regione: «Alta velocità sull’Adriatica? È impossibile»

Mercoledì 16 Luglio 2025, 13:51

14:08

«L'autostrada si poteva realizzare. È assurdo che una città come Lecce, che ha il più alto reddito pro capite della Puglia, non sia collegata da un'autostrada, è una cosa senza precedenti, mentre le strade interne del Salento sono anche più di quelle necessarie». Così il presidente Emiliano durante la presentazione a Bari del nuovo Piano triennale dei servizi di Tpl per il triennio 2024-2026. «Così come non c'è la circonvallazione di Bari, che ha la strada statale più trafficata del Paese, nonché la più pericolosa. Chi deve andare a Lecce ci deve passare per forza, pur non dovendosi fermare a Bari. Per quanto riguarda l'alta velocità ferroviaria sulla linea Adriatica, è un problema strutturale che i treni debbano andare a 300 all'ora in mezzo alle case, creando disagio anche quando scoppiano incendi su ferrovie e autostrade. Impossibile. Sui lavori per la Bari-Napoli, invece, speriamo finiscano presto».

«Il salto di qualità realizzato in questi anni è senza precedenti. Abbiamo sognato razionalmente e, grazie alla collaborazione di altri soggetti, siamo riusciti a fare la rivoluzione dei trasporti. Quando salgo sui treni regionali - ha aggiunto - provo un orgoglio particolare perché vedo turisti e cittadini con le bici, che studiano, con la connessione. Cose mai viste in Puglia». Emiliano ha ricordato di aver «insistito affinché i trasporti andassero dagli aeroporti e non gli aeroporti sotto casa delle persone, perché questo non è possibile. Occorre però trovare il giusto equilibrio fra investimento e utilità. A Taranto stiamo investendo sullo spazioporto, sulle connessioni industriali che riguardano l’aeroporto e la pista cargo di Grottaglie, stanno cominciando i voli regolari di aerei merci e stiamo investendo sul porto».
Emiliano ha inoltre chiarito che «stiamo discutendo del biglietto unico, tante volte è entrato nei discorsi ma mai è stato realizzato. E’ complesso, perché significa trovare un accordo fra concessionari diversi». Il governatore ha infine sottolineato che «abbiamo ammodernato la flotta ferroviaria più di altre regioni, per andare a sud di Bari ormai il treno è più comodo della macchina».

PIANO TRIENNALE DEI TRASPORTI, LA PRESENTAZIONE

Razionalizzare l’offerta dei servizi del trasporto pubblico locale in Puglia, sia su gomma sia su ferro, disegnando una rete di trasporto intermodale, sostenibile e accessibile che eviti duplicazioni di servizi su alcune tratte, potenziando al tempo stesso collegamenti strategici verso stazioni ferroviarie, porti e aeroporti. Sono gli obiettivi principali alla base dell’aggiornamento del Piano triennale dei servizi di Tpl per il triennio 2024-2026, presentato oggi dalla Regione Puglia. Erano presenti, fra gli altri, il governatore Michele Emiliano e l’assessora regionale ai Trasporti, Debora Ciliento.

In base al nuovo Piano, la dotazione territoriale complessiva dei servizi minimi di trasporto pubblico locale non sarà modificata, ma sarà possibile una maggiore integrazione, riunendo sotto un’unica gestione i servizi extraurbani ordinari e quelli sostitutivi-integrativi su gomma e ferro all’interno delle singole province pugliesi e della Città metropolitana di Bari. Saranno di competenza regionale i servizi automobilistici ordinari, che assicurano i collegamenti interprovinciali con porti, stazioni, aeroporti e nuovi ospedali, e sui servizi sostitutivi e integrativi a forte attrazione turistica.

Il nuovo Piano si fonda, dunque, su tre strategie: riconoscere il carattere di servizi minimi di collegamenti con gli aeroporti, riunificare in un’unica rete i servizi che garantiscono collegamenti interprovinciali con gli aeroporti ed estendere i collegamenti con gli aeroporti anche a porti e stazioni ferroviarie servite dall’alta velocità.

Il Piano riconosce fra i servizi minimi anche la rete Btr, il Bus transit rapid di Bari e Taranto. «Vogliamo ridisegnare la situazione dei trasporti regionali - ha detto Ciliento -. Il lavoro è cominciato nel 2019 e fu interrotto a causa del Covid, ma i servizi minimi erano già stati approvati in quella occasione». Ciliento ha aggiunto che «si privilegia il collegamento con gli aeroporti e con i porti per privilegiare una visione intermodale. Cerchiamo di collegare le comunità interne con i centri più frequentati, rimodulare i percorsi ed evitare le contrapposizioni fra gomma e ferro».

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