MATERA - Danza, teatro, opera e musica classica: sarà questa la destinazione d’uso esclusiva del teatro Duni di Matera, oggetto di interventi di adeguamento funzionale e riqualificazione, e che dovrebbe essere pronto tra dicembre 2024 e gennaio 2025. Lo ha annunciato oggi il sindaco Domenico Bennardi, nel corso di un sopralluogo al cantiere.
Il teatro, dotato di 800 posti a sedere, presenterà tra le novità una «macchina scenica» e attrezzature innovative per lo svolgimento dei diversi tipi di spettacoli. «Stiamo lavorando - ha detto Bennardi ai giornalisti - anche a un bando di co-gestione con i privati, che possa consentire lo svolgimento delle attività e che produca reddito».
Progettato nel 1947 dall’architetto materano Ettore Stella e completato nel 1949, il Duni è una delle due opere materane - con la chiesa del borgo La Martella, progettata da Ludovico Quaroni - a far parte del Docomomo Italia, una associazione per la tutela e la conservazione dell’architettura e dell’urbanistica moderne. L’investimento complessivo per il recupero del teatro, di proprietà comunale, è di 7,5 milioni di euro, 4,5 dei quali destinati agli interventi strutturali e alle attrezzature, e altri 2,5 integrati dalla Regione per acquisizioni di immobili e per la revisione dei prezzi.
«Stiamo rispettando il cronoprogramma - ha detto l’architetto Luigi Acito, direttore dei lavori - per restituire alla città quel teatro, e con una precisa destinazione d’uso, che è mancato durante il 2019, l’anno da Capitale europea della cultura». Il Duni era stato utilizzato anche come cinema fino al 2015, quando fu chiuso a causa di carenze strutturali.