Martedì 21 Ottobre 2025 | 22:22

Torre Lapillo, turisti truffati: casa vacanze già occupata dai legittimi proprietari. Per strada coppia con disabile

Torre Lapillo, turisti truffati: casa vacanze già occupata dai legittimi proprietari. Per strada coppia con disabile

 
Fabiana Pacella

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Fabiana Pacella

Il numero dell’agenzia con cui si era interfacciata a partire da aprile non era più raggiungibile, i 250 euro di caparra versati come anticipo tramite bonifico persi, e due settimane di ferie rischiavano ad andare in fumo

Lunedì 18 Agosto 2025, 05:00

Ancora una truffa con le finte case vacanze, l’ennesima, nel cuore dell’estate. Una famiglia partita dal nord, tanti chilometri di strada macinati in oltre 10 ore, l’arrivo a Porto Cesareo (Lecce) sotto il sole cocente ed una casa in cui credevano di soggiornare occupata in realtà dai legittimi proprietari. Un refrain che si è ripetuto per l’ennesima volta nella località di Torre Lapillo: ieri mattina una coppia in arrivo da Cinisello Balsamo, insieme alla mamma anziana e disabile, ha fatto l’amara scoperta: il numero dell’agenzia con cui si era interfacciata a partire da aprile non era più raggiungibile, i 250 euro di caparra versati come anticipo tramite bonifico persi, e due settimane di ferie rischiavano ad andare in fumo.

Ancora una volta, come accaduto nell’ultimo caso registrato, il 10 agosto nella stessa località, nella stessa strada (in via Palmieri; ndr), con una famiglia di turisti di Bergamo, è stata la catena di solidarietà della gente del posto a salvare l’umore e le vacanze delle vittime.
Un giro fitto di telefonate, ad amici, titolari di appartamenti, agenzie reali e certificate, per riuscire a coprire il periodo dal 17 al 30 di agosto senza interruzioni.

Operazione complessa considerato il periodo particolarmente caldo sul fronte delle presenze ma alla fine l’appartamento uso familiare è venuto fuori, poco distante, di proprietà di persone di Leverano.
Una chiamata all’impresa di pulizie per sistemare tutto e un caffè, da prendere al bar per condividere la disavventura prima, e il piacere di aver trovato sul posto persone perbene poi.

«Sono guardia giurata, mia moglie lavora come saldatrice. L’anno scorso siamo stati a Torre Vado e abbiamo sempre prenotato in primavera l’appartamento. Non abbiamo mai avuto problemi, pensavamo che attraverso il bonifico tracciabile ci fosse una garanzia di correttezza. Avremmo dovuto versare altri 1.200 euro a fine vacanza». Stavolta è andata male. Si è consumata una truffa vera e propria, nelle prossime ore sarà presentata regolare denuncia. Ma non basta.

I truffatori seriali, che nei mesi precedenti fotografano gli appartamenti più appetibili, sono soliti aprire conti correnti in paesi molto distanti sia dal loro (le forze dell’ordine confermano si tratti di batterie di truffatori campani), che da quelli delle vittime prese di mira. Una volta che attraverso attività di indagine si riesce a risalire a loro, quando si apre il procedimento giudiziario, non accade quasi mai che i truffati rinunciano a giorni di lavoro e percorrano chilometri su chilometri per presentarsi in tribunale dall’altra parte d’Italia. Così la denuncia si rimette in automatico e la fanno franca.

«Io mi presenterò in tribunale ovunque sia», commenta la turista di Cinisello. trufI carabinieri della stazione di Porto Cesareo così come gli agenti del commissariato di Nardò, al lavoro da giorni, stanno mettendo in fila tutte le denunce. Molte portano agli stessi truffatori: Antimo P., Giuliano A., sono i nomi che circolano di più. Spesso nomi reali, non di fantasia. Il numero di riferimento della truffa delle ultime ore è «50 82 04 622 - continua il turista- ma da qualche ora risulta spento».
Quello stesso numero che compariva su siti dedicati agli affitti brevi nei mesi scorsi, facendo una rapida ricerca in rete oggi risulta segnalato come truffa.
Le forze dell’ordine consigliano di diffidare da prezzi vantaggiosi per appartamenti confortevoli vicini al mare e in alta stagione. Peraltro è stato riscontrato che le foto degli interni delle case, fatte circolare dai malviventi, sono finte, non corrispondono agli interni reali delle case scelte per le truffe. Sono soliti infatti mescolare scatti fai da te e materiale fotografico recuperato da siti certificati, per confondere ulteriormente le vittime.

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