SANTA CATERINA (NARDÒ) - Si scava per installare i tubi del gas ma nel sottosuolo c’è una cavità inesplorata a sedici metri di profondità. L’eccezionale scoperta è avvenuta martedì nella marina di Santa Caterina a Nardò, in provincia di Lecce, durante i lavori per realizzare servizi della rete gas. A intervenire sono stati gli speleologi del Gruppo Speleologico Neretino e i Vigili del Fuoco di Lecce, giunti a Nardò con il nucleo speciale Speleo-Alpino-Fluviale.
«Un piccolo varco, superabile solo da chi ha il fisico adatto – scrive sui social il Gruppo Speleologico Neretino – si apre su un regno sotterraneo incantato: stalattiti e stalagmiti scolpite nel tempo, delicate colate minerali e sottili vele di roccia che raccontano una storia scritta goccia dopo goccia». Dopo l’entusiasmo per la scoperta di una cavità incontaminata da millenni, si passa adesso alla fase scientifica con rilievi topografici, analisi geologiche e ogni valutazione necessaria per accatastare ufficialmente il pozzo tra le cavità della Regione Puglia.