Nunzia De Girolamo, ex politica italiana e compagna del deputato e ministro del Partito Democratico Francesco Boccia, dopo le dichiarazioni di Vittorio Feltri lancia la video campagna social «Sono del Sud... e non mi sento inferiore» a cui hanno già aderito molti vip.
Ricordiamo che nei giorni scorsi il direttore di «Libero» Vittorio Feltri, ospite della trasmissione di Rete 4 «Fuori dal coro» condotta da Mario Giordano, ha chiosato: «Credo che i meridionali in molti casi siano inferiori. Molta gente che è nutrita da un sentimento di invidia, rabbia nei nostri confronti perché subisce una sorta di complesso di inferiorità. Io non credo ai complessi di inferiorità ma credo che i meridionali, in molti casi, siano inferiori». Una frase che ha messo in imbarazzo persino Giordano, conduttore della trasmissione, che ha bonariamente rimproverato il collega: «Adesso me li fa arrabbiare davvero».
Nunzia De Girolamo su Facebook scrive: «SONO DEL SUD... E NON MI SENTO INFERIORE! Ennesimo e scellerato attacco al Sud: ora basta! Ci mettiamo la faccia per dirlo a chiare lettere: siamo del Sud e ne siamo fieri ed orgogliosi! Un grazie speciale a: Biagio Izzo, Rita Dalla Chiesa, MAURIZIO DE GIOVANNI OFFICIAL FAN CLUB, Gigi D'Alessio, Beppe Convertini, MARISA LAURITO - Pagina Ufficiale f b, Mariano Bruno, claudio amendola, Raimondo Todaro,Angelo Russo, Gigi Finizio, Maurizio Casagrande, Sal Da Vinci, Manuela Arcuri Real, Sergio Friscia, Francesco Paolantoni che hanno voluto aderire a questa campagna! Se vi fa piacere, fate anche voi un breve video ed inviatelo in posta privata o su info@nunziadegirolamo.it #iosonodelsud» (video Facebook - @nunziadegirolamo.ufficiale).
Odg Lombardia, centinaia esposti su Vittorio Feltri - Il Consiglio dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha trasmesso «tempestivamente al Consiglio di disciplina territoriale gli oltre cento esposti pervenuti a margine della trasmissione televisiva «Fuori dal coro» e relativi alle dichiarazioni del direttore editoriale di Libero, Vittorio Feltri». «Anche a voler a prescindere dall’accertamento della responsabilità disciplinare e delle eventuali sanzioni - si legge in una nota dell’Odg Lombardia -, che possono essere adottate solo dal Consiglio di disciplina territoriale e all’esito di un procedimento in contraddittorio disciplinato dalla legge, il Consiglio dell’Ordine prende le distanze dall’uso di linguaggi, di categorie di pensiero e di modalità di espressione non ammissibili per un iscritto all’Ordine dei giornalisti».
«La libertà di pensiero, che è cardine della democrazia e pilastro della nostra professione - si conclude nella nota -, esige forme di manifestazione che non possono mai sconfinare nella contumelia né attingere a usurati luoghi comuni, a pregiudizi o discriminazioni che sono la negazione delle regole di civiltà e di rispetto».
Comune Napoli, azioni legali contro Vittorio Feltri - Il Comune di Napoli, attraverso lo «Sportello Difendi la città», ha chiesto l’intervento dell’Avvocatura Generale affinché siano intraprese le conseguenti azioni legali nei confronti del giornalista Vittorio Feltri per le sue dichiarazioni antimeridionali pronunciate durante una trasmissione televisiva. Lo rende noto un comunicato.
Inoltre, informa ancora la nota, è stata inviata al Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti, la richiesta di farsi portavoce presso il Consiglio di disciplina territoriale per provvedimenti sanzionatori nei confronti di Feltri.
«Abbiamo interpellato immediatamente gli uffici della nostra avvocatura perché non possiamo consentire che restino impunite affermazioni inaccettabili contro i cittadini campani e meridionali», ha dichiarato Flavia Sorrentino delegata del Sindaco e responsabile dello Sportello Difendi la Città.
«Napoli è capoluogo della Regione Campania e capitale morale del Mezzogiorno - aggiunge Sorrentino - e la sua reputazione non può essere infangata da personaggi noti attraverso le televisioni nazionali seguite da milioni di spettatori. Nei prossimi giorni, l’Osservatorio "Difendi la Città", incontrerà in via telematica il Presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Carlo Verna, per confrontarsi su possibili azioni congiunte contro la narrazione stereotipata e denigratoria di Napoli, che nell’emergenza Covid-19 è emersa con enorme risalto. Non ci fermeremo - ha concluso Sorrentino - fino a quando non sarà garantito il rispetto che la nostra città e il nostro popolo meritano».
Di Trapani (Usigrai), esposto contro Vittorio Feltri - «Credo che non sia più sufficiente lamentarsi sui social e nei convegni di alcuni comportamenti. Ma sia l’ora dei fatti. Quindi questa mattina ho inviato un esposto al Consiglio di disciplina dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia sull'ennesima uscita offensiva di Vittorio Feltri contro i cittadini del sud Italia». Lo annuncia sui suoi profili social Vittorio Di Trapani, segretario dell’Usigrai.
Nel testo dell’esposto, allegato al post, si segnalano alcuni episodi relativi a Feltri: «In data 21/4/2020, il giornalista Feltri - ospite della trasmissione di Rete 4 «Fuori dal coro» - ha detto: «Io non credo ai complessi di inferiorità, io credo che i meridionali in molti casi siano inferiori». Questo episodio «segue la pubblicazione in data 19/4/2020 sul quotidiano Libero di un editoriale, nel quale Feltri scrive: «Attenzione, manutengoli ingordi, a non tirare troppo la corda poiché correte il pericolo di rompere il giochino che fino ad ora vi ha consentito di ciucciare tanti quattrini dalle nostre tasche di instancabili lavoratori. Noi senza di voi campiamo alla grande, voi senza di noi andate a ramengo. Datevi una regolata o farete una brutta fine, per altro meritatà».
Di Trapani cita il precedente esposto firmato da Paolo Borrometi e Sandro Ruotolo in merito ai seguenti episodi: «In data 05/09/2019, in merito alla formazione del governo guidato da Giuseppe Conte, in un editoriale pubblicato su Libero Vittorio Feltri scrive: «Zoo di terroni ostili al Nord che li mantiene tutti»; in data 19/06/2019, in merito alle condizioni di salute Andrea Camilleri, sempre sul quotidiano Libero Feltri ha scritto: «L'unica consolazione per la sua eventuale dipartita è che finalmente non vedremo più in televisione Montalbano, un terrone che ci ha rotto i coglioni».
«A giudizio di chi vi scrive - conclude il segretario dell’Usigrai - tali episodi si configurano come violazioni delle norme deontologiche cui sono tenuti ad attenersi gli iscritti all’Ordine dei Giornalisti. Nel caso, vi prego di valutare anche la circostanza della reiterazione di tali comportamenti».
Caso Vittorio Feltri, Ordine valuta danno immagine - «Il caso che riguarda l’iscritto Vittorio Feltri va molto oltre le competenze che la legge ha demandato ai consigli di disciplina territoriali», afferma Verna in una nota. «Il presidente dell’Ordine lombardo mi ha rassicurato circa la trasmissione degli atti al giudice deontologico naturale, relativi all’ennesima segnalazione. Ma ritengo che i comportamenti di questo signore rischino di travolgere l’immagine dell’intera categoria dei giornalisti italiani, che è mio dovere tutelare, a tal fine sarà dato mandato a un legale».
«L'Ordine nazionale - fa sapere ancora Verna - si è tempestivamente relazionato con Agcom, cui tempo fa ha fornito un contributo significativo sul regolamento relativo al no hate speech, e monitorerà le trasmissioni in cui con maggiore frequenza in questi ultimi giorni sono state ascoltate espressioni ampiamente fuori le righe caratterizzate da linguaggio discriminatorio. Credo, infine, che il nostro codice preveda una sorta di fattispecie di 'incauta ospitatà a carico dei conduttori delle trasmissioni che pure saranno deferiti ai consigli di disciplina qualora non si dissocino fermamente come la carta dei doveri dei giornalisti esige , tema su cui la Cassazione ha puntualizzato . 'esiste l’obbligo dell’intervistatore televisivo di intervenire se possibile nel corso dell’intervista, quantomeno interloquendo, chiedendo precisazioni chiarendo, quando il caso, che quello espresso è solo il punto di vista dell’intervistato, se si rende conto che il dichiarante sta eccedendo i limiti della continenzà».
«Se Feltri ha perso prima la lucidità e poi la bussola - conclude Verna - forse perché nella sua ossessione inconsciamente subisce l’idea che l’abbia inventata l’amalfitano Flavio Gioia, non saranno tollerate complicità».
Ruotolo e De Giovanni, causa a Vittorio Feltri - Il senatore Sandro Ruotolo e lo scrittore Maurizio De Giovanni hanno deciso di agire in sede civile e penale contro Vittorio Feltri, direttore editoriale del quotidiano Libero. I due hanno deciso di agire in via giudiziale "a tutela - si legge in un comunicato stampa - dei diritti fondamentali delle persone della Campania e del Meridione d’Italia gravemente lesi dal giornalista Vittorio Feltri nel corso della trasmissione televisiva di Rete4 del 21 aprile 2020, condotta da Mario Giordano». Ruotolo e De Giovanni citano due frasi dette da Feltri: «Perché mai dovremmo andare in Campania? A fare i parcheggiatori abusivi?» e quella riferita ai cittadini del Meridione che «Non soffrono di complessi di inferiorità, in molti casi sono inferiori».
«A Feltri - commentando Ruotolo e De Giovanni - occorre ricordare i due fondamentali articoli della Costituzione: l’art. 3: 'Tutti i cittadini hanno pari dignità socialè e l’art. 2: 'La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomò quale che sia la Regione o zona geografica d’Italia in cui essi vivono. Feltri farebbe bene a studiare la storia del nostro Paese, anche prima dell’Unità d’Italia, e così potrà scoprire quanto poco inferiori siano i Campani e i Meridionali in generale».
I due hanno conferito mandato all’avvocato Francesco Barra Caracciolo di promuovere ogni azione giudiziaria sia in sede civile che penale, con riferimento alla Legge Mancino n. 122/1993 che punisce le manifestazioni di odio anche verbale nei confronti delle persone.