CORONAVIRUS COVID-19 - Al momento non sembrano esserci prove della trasmissione del virus Sars-Cov-2 da madre a feto, così come non esistono prove di trasmissione del virus tramite trattamenti di fecondazione assistita. A precisarlo è Daniela Galliano, direttrice sanitaria della sede romana dell’Istituto Valenciano di Infertilità.
«È necessaria però cautela, poiché i dati disponibili sono ancora limitati - continua - Secondo un recente studio della rivista Lancet le caratteristiche cliniche del COVID-19 nelle donne in gravidanza sono simili a quelle riportate negli altri pazienti adulti ammalatisi». Non sono inoltre state trovate prove di infezione fetale intrauterina e si ritiene attualmente improbabile che vi siano effetti congeniti del virus sullo sviluppo del feto. «Non vi sono dati che suggeriscano un aumento del rischio di aborto spontaneo o perdita precoce della gravidanza in relazione al COVID-19 - prosegue Galliano - I casi riportati da studi precedenti riguardanti SARS e MERS non dimostrano una relazione convincente tra infezione e aumento del rischio di aborto spontaneo o perdita del secondo trimestre».
Per quanto riguarda l’allattamento, aggiunge Mario Mignini Renzini, responsabile del Centro di Procreazione Assistita della Casa di Cura La Madonnina di Milano, «è fondamentale la protezione del neonato, con l’igiene delle mani e usando durante la poppata mascherina e guanti in lattice usa e getta. In caso di positività al virus, sarà il medico a valutare eventuali controindicazioni all’allattamento derivanti da terapie farmacologiche in atto» (video canale Youtube di Askanews).