Bari - Un nuovo e unico sistema che identifichi visivamente le Asl pugliesi, in maniera omogenea. «Un nuovo strumento - sottolinea l’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco - per rafforzare la consapevolezza dei cittadini di un sistema sanitario unico e coordinato a livello regionale. Anche grazie ad elementi grafici e visivi che lo rendono riconoscibile valorizzandone l’identità e l’appartenenza collettiva. Ciò vale per un ospedale, per un qualsiasi ambulatorio Asl e per ogni luogo della rete assistenziale sanitaria regionale».
Si tratta dell’ultimo tassello generato dalle linee guida «Hospitality», il progetto della Regione Puglia sull'accoglienza nelle strutture sanitarie. Realizzato da Asset in collaborazione con Dipartimento della Salute e Aress, Hospitality sta caratterizzando l’evoluzione delle strutture sanitarie attraverso la riorganizzazione degli ambienti e dei servizi di accoglienza e di orientamento per i cittadini. È stato ideato un nuovo logo su sfondo bianco e rosa opaco, che sostituisce le sei precedenti versioni dei loghi delle Asl, differenti tra loro. Presenti anche insegne luminose e segnaletica per le hall di ingresso, targhe, badge, totem fissi o trasportabili, declinazioni per la comunicazione anche sui social network. E poi la modulistica, personalizzabile anche con i riferimenti di singoli ospedali o strutture collegate alla Asl: dai fogli lettera ai biglietti da visita, dalle cartelline portadocumenti alle cartelle cliniche.
In generale, il progetto Hospitality definisce un sistema identitario, comune e riconoscibile per gli ospedali pubblici, i Pta (Presidi territoriali di assistenza sanitaria) e la rete dei centri di assistenza (poliambulatori, consultori, centri vaccini etc), declinando soluzioni esecutive, sostenibili e specifiche per la Puglia. «Le Linee guida – ricorda il direttore Asset Elio Sannicandro - sono incentrate su una visione innovativa e integrata basata su tre assi portanti: il sistema identitario visivo (integrato con segnaletica, allestimenti e arredi); l’attribuzione di ruoli, funzioni e modelli organizzativi; la formazione degli operatori sanitari. Un modello applicabile sia per il graduale adeguamento dei plessi preesistenti (circa cinquanta gli interventi realizzati finora, fra pronto soccorso, reparti e ambulatori) sia per la realizzazione di nuovi ospedali e ristrutturazione di plessi sanitari».