Il videoreportage

Gallipoli, strade chiuse e segnaletica assente: viaggio nell'inferno di Baia Verde

Bianca Chiriatti

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Sulla litoranea, ancora chiusa per lavori, le auto non transiteranno più. Chi va al mare costretto a pagare il parcheggio e allungare il percorso. Un «viaggio» di 45 minuti

GALLIPOLI (Lecce) - Baia Verde, Gallipoli: la spiaggia è un paradiso, la strada per arrivarci un inferno, da quando il Comune ha deciso di chiudere al traffico per lavori la via che costeggia la striscia di mare - lunga quasi due chilometri - dove sorgono lidi simbolo della movida gallipolina, quali il Samsara e lo Zen. Come documentato nel videoreportage, abbiamo provato a raggiungere questi stabilimenti, a stagione non ancora iniziata e in assenza di traffico, ma non è stato facile. Chi arriva in macchina - sia da Lecce, sia dal capo di Leuca, è costretto a entrare nella frazione di Baia Verde e a orientarsi senza segnaletica, fino a raggiungere i parcheggi a pagamento, unico modo per avvicinarsi alle spiagge. Cinque euro al giorno anche solo per un tuffo nella spiaggia libera tra uno stabilimento e l'altro. Nelle immagini vi mostriamo anche com'è diventata oggi la strada che costeggia i lidi: il sindaco Minerva ha promesso che verrà riaperta a breve, ma rimane pur sempre una strada pedonale, sterrata e brulla, senza illuminazione, con vasche per le aiuole ora piene solo di terra arida. Dove nessun veicolo può transitare, compresi quelli di soccorso. I turisti sceglieranno un'altra meta per le loro vacanze?

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