Il presidente di Innovapuglia e il «ciondolo magico»: purifica l’aria dal virus. «Ma non c'entra il Covid»
Il video di Giuseppe Tiani che mostra un micro-purificatore d'aria israeliano da portare al collo sta facendo il giro del web
Martedì 10 Novembre 2020, 09:40
05 Maggio 2022, 12:27
Chissà se nel miliardo di euro di forniture della sanità che deve gestire ogni anno per conto dei pugliesi sono compresi anche i 50 euro necessari a comprare il ciondolo israeliano anti-covid. Perché Giuseppe Tiani, il segretario nazionale del sindacato di polizia Siap che, venerdì 6 novembre, è intervenuto in videoconferenza in Commissione affari costituzionali della Camera magnificando un pezzo di latta, è anche il presidente di InnovaPuglia, la centrale degli appalti della Regione.
Il video di Tiani ha fatto il giro della rete. «Io oggi porto al collo questo micro-purificatore d’aria che costa 50 euro di tecnologia israeliana per un metro cubo intorno alla persona genera dei cationi che inibiscono qualsiasi virus abbia segno positivo. È tecnologia che andrebbe distribuita alle forze di polizia del Paese, a tutti i sanitari impegnati, e che questo ci darebbe una mano a fare più serenamente il nostro lavoro e soprattutto a combattere il virus». Dopo aver tirato fuori i cationi, e quando stava per affrontare l’effetto «neutralizzatore di batteri», il presidente della commissione ha chiesto all’ineffabile vicequestore di tagliare corto. Ma Tiani, sempre più sciamano, ha insistito: per aiutare i poliziotti italiani a combattere la pandemia - ha detto - bisognerebbe investire nell’uso delle «tecnologie» come il ciondolo magico.
Ovviamente la scienza non contempla alcun ciondolo in grado di purificare un metro cubo di aria dai virus. Tiani riceve 40mila euro di soldi pubblici l’anno per guidare InnovaPuglia. Qualcuno dovrebbe trarne le conclusioni.
LA REPLICA: «MA NON MI RIFERIVO AL COVID» - «Non è mai stato fatto alcun accostamento tra l’utilizzo del purificatore d’aria individuale di ultima generazione ed il contrasto al Covid-19». Si difende così il presidente di 'InnovaPuglia' - l’agenzia che gestisce i maxi appalti sanitari della Puglia - e segretario del sindacato di Polizia Siap Giuseppe Tiani dopo la bufera esplosa per le sue dichiarazioni in commissione Affari costituzionali, dove si è presentato con un ciondolo.
«A margine di un ben più articolato intervento in tema di immigrazione e sicurezza in cui venivano richieste maggiori tutele legali, operative e sanitarie per il personale delle forze di polizia - dice Tiani - è stato richiesto anche l'utilizzo della tecnologia più all'avanguardia evidenziando ai presenti l’esistenza di uno strumento, pubblicizzato da diversi mesi dalla ditta costruttrice attraverso importanti e qualificati quotidiani nazionali e la cui scheda tecnica non è stata mai smentita, che potrebbe essere utile per la salute degli operatori».
Tiani si dice dunque «basito» dal clamore delle sue dichiarazioni «interrotte dal presidente della Commissione a causa dello scadere del tempo a disposizione, impedendo la conclusione del ragionamento.
La proposta, ripete il sindacalista e presidente di InnovaPuglia, «era chiaramente finalizzata alla sanificazione a largo spettro individuale e degli ambienti ove lavorano gli operatori di polizia, e soltanto a causa del poco tempo a disposizione e dell’interruzione non è stato possibile argomentarla al meglio»
«Se mi dovesse essere chiesto dal presidente Emiliano - ha precisato Tiani nel corso di una intervista -, seppur con amarezza, sono pronto a mettere le mie dimissioni sul tavolo. Credo però che si tratti solo di una strumentalizzazione di tipo politico che spero si spenga quanto prima».
(immagini Web Tv Camera)