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Redazione online
25 Giugno 2020
BARI - Continua la mobilitazione della organizzazione sindacale NurSind, sindacato maggiormente rappresentativo delle professioni infemieristiche.
E’ uno tsunami che sta attraversando lo stivale, è l’onda travolgente del NurSind, che dal 20 maggio, città per città, manifesta nella piazze per dire no all’Invisibilità, per dire alle Istituzioni che dopo aver applaudito gli «eroi» oggi non vengano dimenticati, respinti nel precedente oblio, fatto di diritti negati e mortificazioni. Ieri è stata la volta della Puglia. Un flash mob è stato organizzato in piazza del Ferrarese a Bari.
Infermieri provenienti da tutta la regione Puglia si sono ritrovati per ricordare i colleghi deceduti a causa dell’epidemia e per avanzare e rivendicare alcune legittime richieste, riguardanti la professione, alle istituzioni.
«Il primo motivo per cui oggi siamo qui - hanno spiegato - è perché lo dobbiamo ai colleghi deceduti a causa del Covid-19. Vittime del dovere, vittime della negligenza e della noncuranza. I loro nomi per noi sono e saranno un segno indelebile d’ora in poi e per sempre. Idealmente i loro nomi saranno sempre i primi firmatari di ogni legittima rivendicazione degli infermieri. Se oggi siamo qui, è perché siamo stanchi e indignati.
Se oggi siamo qui, è perché continuiamo a lavorare con turni massacranti, senza gratificazioni, senza protezioni, talvolta come bestie. Siamo qui, per ribadire che vogliamo curare le persone con il giusto personale, giusti mezzi, non arrangiandoci continuamente, mettendo a rischio noi stessi e soprattutto i pazienti.
Siamo qui, perchè urge assumere infermieri sia dentro le aziende ospedaliere che nel territorio. Perchè siano coerentemente incrementate le dotazioni organiche per gli infermieri e gli OSS. Da un giorno con l’altro siamo stati catapultati nell’inferno Covid. Non possiamo fare finta che nulla sia accaduto».
Ma è proprio per non rendere vano il sacrificio degli infermieri che il Nursind rilancia le priorità da tradurre subito in atti concreti: dalla necessità di un ambiente di lavoro salubre a quella di un giusto salario e una sola voce: «Non vogliamo tornare invisibili».
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