Lunedì 10 Novembre 2025 | 19:12

Bari, Lobuono al Teatro Team con tutti i big del centrodestra: «Sarà una battaglia difficile ma siamo qui per vincere». Meloni: «Non ci sono risultati già scritti» FOTO/VIDEO

Bari, Lobuono al Teatro Team con tutti i big del centrodestra: «Sarà una battaglia difficile ma siamo qui per vincere». Meloni: «Non ci sono risultati già scritti» FOTO/VIDEO

 
Redazione online (Video Fasano)

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Il candidato del centrodestra chiude il suo intervento con un aneddoto: «Io e Giorgia Meloni siamo nati lo stesso giorno, la sinistra ha un problema»

Lunedì 10 Novembre 2025, 17:47

18:40

«Noi siamo qui per vincere le elezioni, siamo consapevoli che non è una battaglia facile, io l'ho intrapresa con lo spirito battagliero dell’imprenditore. Ovunque vado dai cittadini sento una forte richiesta di cambiamento ed è stimolo ad andare avanti sempre con maggiore forza. Io ho accettato con un unico paletto, vi chiedo che per la prima volta dopo tanti anni il centrodestra si presenti compatto e unito come vedo che sta facendo». Lo ha detto il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, Luigi Lobuono, aprendo l’evento elettorale in corso a Bari con i leader del centrodestra, la premier Giorgia Meloni, i vicepremier Tajani e Salvini, e il leader di noi Moderati, Maurizio Lupi.

Lobuono, che si è detto emozionato di fronte alla sala del Teatroteam piena, ha parlato di «un onore e grande senso di responsabilità nell’accettare la candidatura» e ha poi elencato i punti principali del suo programma, a cominciare dalla sanità e all’eliminazione delle liste d’attesa.

«Concludo questo intervento con nota di colore: io condivido con Giorgia Meloni due particolari coincidenze astrali: lei è capricorno e anche io, lei è nata il 15 gennaio e anche io. Quindi avverto già da ora la sinistra pugliese che ha un grosso problema». Lo ha detto il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia, Luigi Lobuono, intervenendo all’evento elettorale in corso a Bari con i leader del centrodestra, la premier Giorgia Meloni, i vicepremier Tajani e Salvini, e il leader di noi Moderati, Maurizio Lupi.

«Il voto è un atto di amore nei confronti della vostra terra - ha detto infine invitando tutti ad andare alle urne - solo con un voto di cambiamento possiamo dare un futuro ai nostri figli. E il 24 novembre noi festeggeremo la vittoria».

LE PAROLE DI GIORGIA MELONI

«Questa sala gremita e questo entusiasmo sono un racconto, sono la più bella risposta a chi sta continuando a dire che la Puglia non può e non vuole cambiare. Ricordatevi che non ci sono risultati già scritti in partenza, non ci sono destini già scritti. C'è il lavoro, la determinazione, la buona fede, la passione, che si mettono in qualsiasi battaglia». Lo ha detto la premier e leader di FdI Giorgia Meloni, al comizio del centrodestra a Bari a sostegno del candidato alla Presidenza della Puglia Luigi Lobuono, in vista delle Regionali. «Ricordo quando dicevano che non saremmo mai arrivati al governo di questa nazione, o che saremmo durati meno di sei mesi, e oggi siamo il terzo governo più longevo su 68. E tre giorni fa il Financial Times titolava che l'Europa dovrebbe imparare dall’Italia, perché in tre anni abbiamo ricostruito l’immagine della nazione, eravamo la pecora nera d’Europa e ora siamo la nazione che indica la rotta alle altre». Lo ha detto la premier e leader di FdI Giorgia Meloni, al comizio del centrodestra a Bari a sostegno del candidato alla Presidenza della Puglia Luigi Lobuono, in vista delle Regionali.  «Questa supponenza ha portato la sinistra ai margini della vita politica, la totale assenza di umiltà, di mettersi in discussione, che non li fa ascoltare mai e li fa solo parlare tra loro in una stanza». 

«La quarta manovra in tre anni, vale 18,7 miliardi, è stata definita una manovrina dall’opposizione, perché non ha abbastanza soldi. Ma vale la pena di ricordare all’opposizione che avremmo potuto fare una manovrona se non avessimo 40 miliardi di euro di crediti del geniale superbonus di Conte». «Ci parla di equità la sinistra che prendeva i soldi dai cittadini per darle alle banche: lezioni da questa gente, anche no». La premier ha poi aggiunto nel corso del comizio: «Abbiamo messo in manovra una misura sui rinnovi contrattuali, che voleva la Cgil, e la Cgil cosa fa? Sciopero generale, di venerdì. Non sia mai che la rivoluzione la facciamo di martedì, a dimostrazione che i diritti dei lavoratori non sono prioritari per alcuni». «Oggi è arrivato il primo 'sì' al riconoscimento della Cucina italiana come Patrimonio dell’Unesco. La Puglia ne sa qualcosa dei prodotti d’eccellenza, la Puglia è nemica della dieta...» ha ironizzato poi. Infine la stoccata alla sinistra: «Mettetevi l’anima in pace, la Meloni arriverà a fine legislatura e poi chiederà agli italiani di essere giudicata sul complesso di ciò che ha fatto. La Meloni a casa ce la possono mandare solo gli italiani, una cosa a cui la sinistra non è abituata, la democrazia».

L'INTERVENTO DI ANTONIO TAJANI

«Basta con l’odio nei confronti di chi guadagna, noi vogliamo stipendi più ricchi, non più poveri. La Cgil non firma più alcun contratto, sempre contro quando il bravissimo ministro Zangrillo ha firmato i rinnovi. La Cgil lo ha fatto per andare contro il governo, ma un sindacato non deve stare dalla parte di un partito, deve stare dalla parte dei lavoratori». Lo ha detto il vicepremier e leader di FI Antonio Tajani al comizio del centrodestra a Bari a sostegno del candidato alla Presidenza della Puglia Luigi Lobuono, in vista delle Regionali. «Ognuno di noi deve cercare elettori in una parte diversa. Ho chiesto ai candidati di FI di andare a recuperare gli elettori che non vogliono andare a sinistra, perché sono stati abbandonati in un guado da una sinistra che odia il centro». «Stanno cambiando le cose - ha aggiunto -, e a sinistra c'è anche chi farà il voto disgiunto». «Decaro vuol dire Emiliano. Emiliano vuol dire Decaro. Quindi non cambia nulla, si andrebbe avanti con le cose come stanno oggi, che non funzionano». «La prossima settimana Forza Italia presenterà un progetto per affrontare il problema xylella in maniera diametralmente opposta a quello che ha fatto la Regione. Ci abbiamo lavorato tutto il pomeriggio e lanceremo un’idea innovativa per rilanciare l’olivicoltura in questa regione». Noi vogliamo costruire una Puglia diversa, che non deve piangersi addosso, moderna, forte delle sue imprese. Dobbiamo però mettere la Puglia nella condizione di far crescere l’economia, aiutando commercianti, imprenditori, industriali, con buone norme, abbattendo la burocrazia, sviluppando il turismo» ha detto il vicepremier. Poi una piccola gaffe:  «Questo comizio «potevamo farlo anche al San Paolo che riempivamo il San Paolo», citando lo stadio di Napoli al posto di quello di Bari. «San Nicola», gli hanno urlato dal pubblico, in un Teatro Team tutto esaurito, e Tajani poi si è corretto.

Il COMMENTO DI MAURIZIO LUPI

In Puglia «la sfida sta diventando concreta e possibile, in una Regione governata da vent'anni in maniera vergognosa. I pugliesi da vent'anni sono considerati sudditi». Lo ha detto il leader di Noi moderati Maurizio Lupi, al comizio del centrodestra a Bari a sostegno del candidato alla Presidenza della Puglia Luigi Lobuono, in vista delle Regionali.

«Io dal 1993 non ho mai visto questo fatto stranissimo: il centrosinistra governa la Puglia da vent'anni e ho sentito la dichiarazione di un ex governatore della Puglia, Vendola, che dice che 'occorre in Puglia un cambiamento radicale'. Gli stessi uomini della sinistra bocciano i vent'anni di governo della sinistra - ha aggiunto Lupi -. Il candidato presidente Decaro, addirittura, dice che 'occorre una discontinuità totale', e si vergogna di candidare il governatore uscente Emiliano. Ma dov'era Decaro in questi vent'anni? Come diceva De Gasperi, i moderati non sono dei mollaccioni, i moderati si incazzano anche per il bene comune, per la concretezza delle cose. Il centrodestra ha un’idea di politica che si misura sulla moralità del fare. Noi vogliamo cambiare in Puglia, e quando governi devi tradurre le promesse in fatti. È la ragione per cui in Veneto non ci vergogniamo del presidente uscente Zaia, e la Lega lo candida in tutte le province».

SALVINI IN VISITA ALLA GAZZETTA E POI AL TEATRO TEAM

«Il Ponte, se me lo faranno fare, darà lavoro a tantissimi ragazzi pugliesi». Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, iniziando il suo intervento al comizio del centrodestra a Bari a sostegno del candidato alla Presidenza della Puglia Luigi Lobuono, in vista delle Regionali. Quando è salito sul palco Salvini, dal pubblico una persona ha urlato: «Il Ponte, il Ponte!».

«Mantenere la parola data, a sinistra si stanno smentendo da soli. Esempi concreti per parlare a quelli che non votano perché non serve a nulla: legittima difesa. Grazie alla legge sulla legittima difesa a essere indagati sono i rapinatori e non quello che si è difeso in casa sua qualche settimana fa. La difesa è sempre legittima. Se entri in casa mia o nella mia azienda per rubare, sai che quello del ladro è un mestiere pericoloso». Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, al comizio del centrodestra a Bari a sostegno del candidato alla Presidenza della Puglia Luigi Lobuono, in vista delle Regionali. «L'Europa sta permettendo a troppi immigrati, soprattutto islamici, di entrare nel nostro Paese e di distruggere il nostro tessuto sociale, valoriale, economico. Il problema non è il dio, è pretendere che chi arriva nelle nostre città rispetti la nostra cultura, i nostri simboli, la nostra religione e costituzione. Quelli che non sono disposti a farlo, cristianamente e genuinamente fuori dalle palle, tornino da dove sono arrivati», ha aggiunto Salvini. «A quei fenomeni che si rifiutano di fare l’esame di maturità perché la scuola non deve giudicare, che mancano di rispetto a compagni e insegnanti, o quegli imbecilli che sfasciano durante le occupazioni prendendo le scuole per centri sociali, diciamo: chi spacca paga, paghino le loro famiglie». Il leader della Lega ha poi aggiunto: «È fondamentale che vinca il Sì al referendum sulla giustizia, troppi italiani sono ingiustamente in galera e i giudici che sbagliano non pagano mai». 

«Chi non vota poi per cinque anni non rompa le palle se le cose non vanno. Vince chi vota». Lo ha detto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, al comizio del centrodestra a Bari a sostegno del candidato alla Presidenza della Puglia Luigi Lobuono, in vista delle Regionali. «Voglio parlare di un progetto di legge già approvato alla Camera, e che conto sia approvato anche al Senato. Ripensando a quello che sta accadendo alla proprietà del Bari calcio, coinvolgere persone e cittadini nella gestione delle società avvicinerebbe lo sport ai territori. È l’unica multiproprietà che ci piace, altre multiproprietà non penso facciano l’interesse del nostro Paese». «Nella legge di bilancio riusciamo ad aumentare gli stipendi, portiamo a casa rottamazione anche perchè abbiamo chiesto aiuto alle banche. Landini vuole tassare i ricchi e pensa che siano quelli che guadagnano 2-300 euro al mese. Le banche chiuderanno quest’anno con circa 50 miliardi di euro di guadagni. La differenza tra quello che danno a voi sui soldi che lasciate sul conto corrente e quello che chiedono a voi se andate in banca a prendere un prestito. Oltretutto, con la garanzia dello Stato se qualcosa finisce male e i truffati della Popolare di Bari lo sanno».

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