«Atti osceni in una spiaggia pubblica. Lo avrebbe fatto un uomo, a quest'ora era in ospedale in prognosi riservata. Per chi non conosce il "Canalone" è una spiaggia pubblica nei pressi di Bari al quartiere San Girolamo, frequentata da famiglie e bambini/e». È la didascalia che accompagna un video, pubblicato su Facebook il 20 giugno, che immortala una donna mentre prende il sole in topless in spiaggia, a Bari. Da allora, le immagini continuano ad animare il "dibattito" sul social.
«Questo video è controproducente, legalmente parlando sta divulgando “immagini di un nudo non autorizzate dal soggetto” (immagino non abbia chiesto l’autorizzazione per riprendere la signora e metterla sui social). È incoerente alla sua idea perché se dapprima in spiaggia l’avranno vista 10 o più famiglie e bambini, adesso l’hanno visualizzata per 30 volte tanto», scrive un utente. «Ma che esagerazione! Era in topless e che sarà mai!», commenta ancora un altro.
«Il topless è legale in ogni spiaggia libera italiana dal 18 novembre 1978 quando un processo per atti osceni contro una donna che si era sbarazzata del reggiseno al mare si era concluso per la prima volta con una precisa distinzione fra "nudo integrale" e "prendere il sole a seno scoperto", e la Corte aveva stabilito che il secondo, in spiaggia, non offende la pubblica decenza. La donna di cui si sente la voce nel video dovrebbe leggere di più», commenta infine un altro.
