Neanche il freddo di ieri sera, sabato 11 gennaio 2020, è riuscito a far desistere i tantissimi che si sono incontrati in Piazza del Ferrarese a Bari per la 'cantata anarchica' dedicata a Fabrizio De André, a 21 anni esatti dalla sua morte. Il messaggio sui social parlava chiaro: "portate strumenti (tutto in acustico, niente elettricità), coperte, vino, e la vostra voce per cantare le indimenticabili melodie di Faber".
Ed è stato esattamente così: già dalle 20.30 i primi e meno timidi si sono radunati sul muretto della piazza, con chitarre, ukulele, tamburelli, armoniche, e l'immancabile 'canzoniere' con gli spartiti, e sono partite le performance, che man mano hanno attirato sempre più gente in un unico grande coro. Da "La città vecchia" ad "Andrea", da "Volta la carta" a "Geordie", l'intera piazza ha cantato per ore, chi tutto a memoria, chi seduto per terra con birre e sorrisi, chi sfogliando i testi sullo smartphone.
Un sabato sera diverso e dall'atmosfera emozionante, in contemporanea con tante altre piazze d'Italia (alle 22 una sorta di flash-mob con tre canzoni uguali per tutti) per ricordare uno degli 'immortali' della musica italiana.