Dal cuore della Valle d’Itria parte la rivoluzione tecnologica dell’elettrico di Renault. Dalle supercar alle stazioni di ricarica intelligenti.
Una innovazione al ritmo di musica non solo per il legame che unisce la casa automobilistica francese a Locorotondo (terra d’origine del numero uno di Renault, Mauro De Meo) di cui è sponsor del «Viva Festival», ma soprattutto per la novità con cui intende accogliere gli automobilisti di domani, anzi di oggi.
E così il «lungomare» di Locorotondo, nome della suggestiva passeggiata che si affaccia sulla Valle d’Itria, si trasforma in uno stand del futuro dove Renault presenta in anteprima assoluta due prototipi di altrettante «supercar» che entreranno presto nel mercato: la «R5» (allestimento Rolland-Garros), versione rivisitata del modello storico di 50 anni fa che sarà commercializzata dal 2024; e la «Human first vision» (H1st), un vero e proprio gioiello di tecnologia con una cloche al posto del classico volante e un software basato su un mix tra cyber security, traffico dati e intelligenza artificiale in grado di «orientare» il benessere all’interno dell’abitacolo creando persino una musica settorializzata rispetto alla persona che sta in silenzio nell’auto.
Il modello di allestimento sarà presentato con la nuova «Scenic» a settembre al salone di Monaco.
Ma scopriamo questo laboratorio su 4 ruote» in cui si parla e scolta musica in maniera separata, si tutela la salute del guidatore grazie a un dispositivo che monitora i parametri vitali facendo partire il segnale di emergenza in caso di criticità; oltre a una serie di a una connessione con il mondo esterno all’abitacolo in grado di «vedere» quanto l’occhio umano non può.
La «firma sonora» copre diverse funzionalità: la sequenza di benvenuto quando si entra in auto, l’impianto audio nel suo complesso e il suono esterno emesso dal veicolo elettrico al di sotto dei 30 km/h per avvisare i pedoni (Vehicle Sound Pedestrian). Il suono della sequenza di benvenuto a bordo del veicolo è una vera e propria musica, una creazione musicale; come per il VSP, la riflessione è su ciò che deve comunicare, su ciò che deve esprimere a livello di sensazioni.
A illustrare la genesi del progetto è stato proprio Raffaele Fusilli, amministratore delegato di Renault Italia, usando uno storytelling che, partendo da una massima di Dostoevskij («la bellezza salverà il mondo») adeguata per l’occasione («la bellezza salverà l’auto») e passando dal Viva festival, spiega la nuova filosofia di Renault per dare un suono alle loro auto elettriche.
Il punto è: l’elettrico è silenzioso rispetto al classico rumore dei motori endotermici, quindi perché non dare una identità al proprio veicolo non inquinante?
Il progetto ha portato alla realizzazione di un brevetto «Renault sonic road», frutto di una joint venture con Jean Michael Jarre, artista, ingegnere ed esperto di automobili, che consente di creare una play list adattata al momento, al percorso e alle ipotetiche preferenze musicali del conducente.
Un prodotto avanzato di quella intelligenza artificiale che consente di gestire la vettura con un vero e proprio cervellone elettronico in grado di collegarsi virtualmente anche alla colonnina di ricarica.
E qui si arriva all’altro step del percorso di Renault che punta a realizzare 200 stazioni di ricarica superveloce (fino a 400 kilowatt) di cui 50 da installare sul territorio italiano.
Un appuntamento al quale non poteva mancare il Ceo Mauro De Meo, legato a Locorotondo: t-shirt e pantalone sportivo, il numero uno di Renault, non ha risparmiato di dire la sua sul tema dell’elettrico. Ha ricordato che la Cina fa la parte del leone sul mercato mondiale delle auto elettriche perché terre rare, cobalto e altri elementi necessari per la costruzione delle batterie sono nelle mani di Pechino. Anche i costi di produzione dell’energia sono diversi perché «in Europa gli standard devono essere ecocompatibili mentre in Cina si utilizza ancora il carbone, non ci sono limiti di inquinamento e il costo del lavoro inferiore. Così - ha concluso De Meo - è come giocare a calcio in 11 contro 15. Ma la partita è questa, Renault è in campo».