(ANSA) - ROMA, 01 OTT - Il debito dell'Italia "rispetto a 18 mesi fa non è più atteso stabilizzarsi, ma è su una traiettoria al rialzo". Motivo, "una crescita più debole ha invertito la relazione fra tassi d'interesse e crescita", ossia il Pil nominale (non depurato dall'inflazione) cresce meno dei tassi d'interesse facendo accumulare debito: l'attesa, mentre si attendono i parametri della manovra, è che "aumenti al 139,7% del Pil" a fine 2026 contro il 137,7% del Documento programmatico di bilancio sottoposto all'Ue. E che continui in rialzo, contrariamente alle previsioni del Piano strutturale di bilancio che prevede una stabilizzazione. Unico antidoto, che l'Italia riesca a mantenere il surplus primario "dei tempi dell'austerity", ad almeno l'1,5% del Pil. L'allarme arriva da Morgan Stanley, e non riguarda solo l'Italia: è generalizzato con tassi sul debito a lungo termine più elevati nonostante i tagli delle banche centrali. Parte dagli Usa e coinvolge in pieno la Francia che "presto raggiungerà l'Italia come livello del debito". La banca d'investimento risparmia solo Giappone e Germania. Ma tocca nel vivo il debito 'tallone d'Achille' dell'Italia. (ANSA).

Meno crescita e più interessi, serviranno surplus 'da austerity'
Mercoledì 01 Ottobre 2025, 18:55