Un 58enne di Massafra è stato arrestato dai Carabinieri (e posto ai domiciliari) in quanto accusato di tentate lesioni gravissime per aver versato acido muriatico a una donna per vendetta per una vicenda processuale civile. Il provvedimento, emesso dal gip tarantino Giuseppe De Francesca, su richiesta del sostituto Mariano Buccoliero, riguarda un episodio avvenuto il 16 novembre dello scorso anno.
In quella circostanza, un uomo - poi individuato nel 58enne - bussò alla porta di un'abitazione e, dopo aver notato che dall'interno avevano aperto le lamelle per vedere chi fosse, aveva lanciato contro la donna dell’acido contenuto in una bottiglia, colpendola al viso. I militari, giunti prontamente presso l’abitazione della vittima, nel frattempo soccorsa e trasportata presso il locale pronto soccorso, rinvenivano e sottoponevano a sequestro un flacone risultato contenere acido muriatico, così come successivamente confermato dalle analisi di laboratorio.
La donna, alla quale fortunatamente venivano procurate solo ustioni di primo grado al viso, ascoltata dai Carabinieri, forniva nell’immediatezza una descrizione dettagliata dell’aggressore, che consentiva ai militari di indirizzare le indagini nei confronti dell’uomo arrestato.
Le indagini hanno consentito di accertare che lo stesso 58enne, un anno prima, era stato autore di un analogo episodio: in quella circostanza, l’uomo, notato e descritto anche da altre persone presenti al momento dell’evento delittuoso, aveva solo versato dell’acido muriatico per terra d’innanzi al portone d’ingresso dell’abitazione della vittima, deponendo anche i due contenitori.
I carabinieri hanno anche ricostruito il movente dell'aggressione, da ricondurre a un astio da parte dell'uomo per vendicare un risarcimento danni cui era stato condannata la sua famiglia per una compravendita di un immobile al termine di un'azione civile avviata dai familiari della vittima. Ad aggravare il quadro indiziario a carico dell'uomo, anche le immagini dell’impianto di videosorveglianza presente all’esterno dell’abitazione della donna, che hanno immortalato tutte le fasi precedenti e successive all'aggressione.