Sabato 20 Dicembre 2025 | 16:47

Taranto, abusi su una 14enne: i due imputati scelgono l’abbreviato

Taranto, abusi su una 14enne: i due imputati scelgono l’abbreviato

 
Alessandra Cannetiello

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Alessandra Cannetiello

Taranto, abusi su una 14enne: i due imputati scelgono l’abbreviato

Ammonta a 70mila euro la richiesta di risarcimento avanzata dalla parte civile, che rappresenta la vittima di abusi da parte, secondo l’accusa, della madre della minore e dal fidanzato della donna

Sabato 20 Dicembre 2025, 14:13

Ammonta a 70mila euro la richiesta di risarcimento avanzata dalla parte civile che rappresenta la 14enne vittima di abusi sessuali da parte, secondo l’accusa, della madre della minore - una 37enne originaria della Romania - e dal fidanzato della donna un 51enne tarantino attualmente ai domiciliari. Nel corso dell’udienza preliminare i due imputati, difesi dall’avvocato Giuseppe Lecce hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato che in caso di condanna comporterebbe lo sconto di un terzo della pena. Secondo la ricostruzione del pm Francesca Colaci, la 37enne si allontanava da casa o si chiudeva in bagno mentre il fidanzato abusava della figlia.

Per il gip Giovanni Caroli che aveva firmato l’ordinanza di misura cautelare nei confronti del 51enne, ma anche per il collegio del Riesame, quegli abusi erano stati «sistematici» e indice di una «compulsività dell’agire sessuale e di una strutturata pulsione erotica nei confronti di adolescenti (…)» che l’imputato «non riesce in alcun modo a dominare e reprimere».

Violenze che per l’accusa si erano protratte anche in fase di indagine quando la madre della piccola era già stata convocata dagli investigatori per rispondere sul suo partner.

Un quadro agghiacciante venuto a galla grazie all’insegnante di sostegno e alla dirigente della scuola frequentata dalla piccola che in un tema in classe aveva descritto quelle attenzioni troppo intime ricevute dal fidanzato della madre. Ricostruzioni della sua quotidianità che avevano immediatamente fatto scattare però le indagini. Una vicenda che arriva da un paese in provincia di Taranto e ripercorsa dalla voce della minore che aveva raccontato gli abusi subiti da agosto 2024 fino a maggio di quest’anno. Secondo la Procura la 14enne era stata minacciata dalla madre di essere allontanata dalla loro casa se non avesse assecondato i pruriti del suo partner. Violenze e abusi messi in atto non soltanto con la connivenza e complicità della madre della piccola, ma anche approfittando della condizione di inferiorità psichica della minore. Secondo gli inquirenti, l’imputata – che risponde anche del reato di maltrattamenti - aveva usato violenza fisica nei confronti della figlia (ora affidata alle cure di una tutrice e collocata in una struttura protetta) denigrandola, somministrandole gocce di melatonina per stordirla, decidendo persino i giorni in cui la 14enne poteva lavarsi e sottraendole il telefono per impedirle contatti con l’esterno.

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