«È da trent’anni che aspettiamo gli interventi urgenti». Via Borraccino a Talsano è un segmento di strada che rischia di crollare sui garage sottostanti. È stata chiusa al traffico, ma la paura tra i residenti resta. E anche la rabbia.
Il Comitato spontaneo è tornato a denunciare quella grave situazione di degrado e pericolo perchè la via versa da decenni in condizioni di profondo dissesto: il manto stradale è costellato di buche e avvallamenti fino a venti centimetri, rendendo difficoltoso e rischioso persino il transito pedonale. Nei box sotterranei si registrano infiltrazioni d’acqua, ferri d’armatura corrosi e crolli di calcinacci, che hanno reso inutilizzabili quei locali e determinato un progressivo deterioramento strutturale. L’ultimo sopralluogo, che ha portato alla chiusura della strada, è datato 6 novembre 2025: il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco e l’Ufficio Dissesti Statici del Comune di Taranto hanno effettuato un sopralluogo tecnico nei garage - già oggetto di precedenti segnalazioni nel 2021 - confermando le gravi criticità statiche. Dalla relazione fatta dai tecnici emerge che «il solaio in latero-cemento presenta infiltrazioni diffuse di acqua meteorica, avvallamenti, sfondellamento delle pignatte e distacco del copriferro, con ferri d’armatura gravemente corrosi e ormai compromessi». Il documento conclude prescrivendo «l’immediato ripristino delle strutture ammalorate», rilevando un rischio potenziale di cedimento localizzato. Dopo quell’ispezione, la Polizia Locale ha rimosso i veicoli in sosta e transennato l’intera via con blocchi di cemento per impedire l’accesso dei veicoli da Via Madonna delle Grazie a Via Carlo Cacace.
Il provvedimento, se da un lato mira a prevenire ulteriori sollecitazioni strutturali, dall’altro secondo i residenti «ha di fatto isolato la strada, rendendo difficoltoso l’accesso dei mezzi di soccorso in caso di emergenza». L'avvocato Vito Vespa, portavoce del Comitato, racconta che «via Borraccino è un’area di proprietà privata gravata da vincolo di uso pubblico e destinata a parcheggio, in virtù di un atto di asservimento stipulato il 12 luglio 1989 tra il Comune di Taranto e la società originaria proprietaria dei suoli», ma è sul Comune di Taranto che pende l'obbligo giuridico di intervenire per via della delibera 138 del 2024 con cui l'Ente «ha ottenuto – spiega Vespa – l’intera via, divenendone formalmente proprietario e quindi responsabile della sua manutenzione e sicurezza». Il Comitato sottolinea inoltre che «l’originaria società privata, titolare dell’area, non esiste più da anni e quindi è impossibile ogni ipotesi di intervento da parte di soggetti diversi dal Comune». L’appello dei residenti, dopo oltre tre decenni di segnalazioni, richieste formali e promesse rimaste senza seguito, è semplice: un intervento risolutivo e tempestivo.
«Non vogliamo che via Borraccino diventi l’ennesimo luogo di tragedia e di commemorazioni postume - spiega uno dei residenti -. Pretendiamo interventi immediati, prima che il tempo o la struttura ci presenti il conto». L’avvocato Vespa, infine, ha voluto esprimere fiducia nei confronti del sindaco di Taranto, Piero Bitetti e della sua Amministrazione: «confido che, grazie alla loro professionalità e al loro impegno, sapranno individuare e attuare con tempestività una soluzione definitiva. L'auspicio è quello di una collaborazione istituzionale anche per evitare un inevitabile contenzioso giudiziario che, qualora dovesse instaurarsi comporterebbe un grave danno economico per l’Ente e - ha concluso il professionista - un ingiusto aggravio per l’intera collettività dei contribuenti tarantini».
















