Trasporti

Taranto, individuate sette aree urbane per realizzare 2500 posti auto

Fabio Venere

Dopo la perdita degli esistenti per realizzare la linea di trasporto Brt

Il Municipio corre ai ripari, Ecco, riportate di seguito, le misure che il Comune di Taranto potrebbe attuare per fronteggiare la drastica riduzione dei posti auto che, in particolare, verrà determinata dall’attivazione delle linee di trasporto veloci, Brt, prevista a partire da settembre 2026.

Da quel che risulta alla Gazzetta, infatti, i tecnici dell’Amministrazione comunale, d’intesa naturalmente con il sindaco Bitetti e con gli assessori competenti, avrebbero già individuato sette aree in cui realizzare dei parcheggi, in sostituzione di quelli (circa 2mila 500) che verranno soppressi per le due linee (la “Blu” e la “Rossa”) targate Brt, acronimo inglese che sta per Bus rapid transit. Del resto, i mezzi si muoveranno, in prevalenza, lungo delle corsie preferenziali, anzi riservate, su cui tecnicamente potranno transitare solo i bus, e non certo le auto private.

Non è ancora noto in quali siti verranno individuate queste (sette) aree, ma filtra soltanto che gli uffici comunali sarebbero impegnati su questo in maniera molto intensa. Detto ciò, se ne saprà di più tra la fine del mese e la prima decade di settembre, periodo in cui le attività dell’Amministrazione comunale riprenderanno a pieno regime, dopo il fisiologico rallentamento imposto dal periodo del post Ferragosto.

Sette aree cittadine, dunque, per rispondere a quella che nella primavera estate dell’anno prossimo, in mancanza di soluzioni adeguate, potrebbe davvero configurarsi come una vera e propria emergenza parcheggi.

Ma non solo. I tecnici comunali, inoltre, starebbero valutando anche altre opzioni. Tra queste, quella di individuare all’interno del vasto patrimonio immobiliare comunale degli edifici in cui poter realizzare dei silos auto, oppure quella di definire intese ovvero stipulare delle convenzioni con alcuni titolari di strutture private. Infine, tra le soluzioni percorribili potrebbe esserci anche quella di rispolverare un progetto di cui si parla da circa dieci anni. Quale? Raddoppiare, realizzando delle strutture prefabbricate in acciaio, il numero dei posti auto attualmente presenti nelle aree di parcheggio gestite dall’ex Amat (terminal di via Icco, parcheggio Oberdan, giusto per fare un paio di esempi), da un lato; rendere permanente (e non solo in particolari periodi dell’anno) l’area parcheggio della caserma “Mezzacampo” in via Principe Amedeo angolo via Leonida, dall’altro.

Per la cronaca, inoltre, è opportuno ricordare che la drastica riduzione dei parcheggi a causa delle due linee delle Brt, la Tamburi-Talsano e la Paolo VI-Cimino, non interessa solo i residenti ma anche i commercianti. Che sono già preoccupati per la possibile perdita delle zone attualmente destinate al carico-scarico delle merci. Anche su questo punto, però, i tecnici dell’Amministrazione comunale sarebbero al lavoro per ridurre i disagi, magari cercando di far coincidere anzi sovrapporre in maniera più frequente, rispetto al progetto originario, i percorsi delle due linee.

E, infine, sempre a proposito di linee e di percorsi, secondo ulteriori e fondate indiscrezioni, potrebbero arrivare dalla Regione Puglia le risorse finanziarie ancora mancanti per prolungare le corse degli autobus delle Brt dal terminal di Cimino sino al futuro ospedale “San Cataldo”. Che oscillano (le risorse, appunto) tra 8 e 9 milioni di euro.

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