Il Comune di Roccaforzata è in dissesto, ma sceglie di annettere al suo patrimonio un terreno su cui grava un’ipoteca. Una scelta varata nei giorni scorsi dalla giunta comunale guidata da Michelangelo Serio nonostante il parere negativo del segretario comunale che nella sua relazione ha spiegato, tra i diversi motivi ha spiegato il suo «no», che quella tipologia di atto deve essere valutata dal consiglio comunale e non dalla giunta. Ma non solo. Il segretario comunale ha espresso una serie di perplessità rispetto alla modalità con cui l’ente e la società «Pa.Da. srl» hanno concordato la restituzione del terreno.
Tutto comincia nel 2010 quando il comune con un atto di permuta cede alla Pa.Da. l’area sulla quale costruire un edificio da destinare ad abitazioni civili e i nuovi uffici comunali. Qualche tempo dopo il palazzo è pronto, ma del nuovo municipio non ci sono tracce: comincia così una battaglia legale tra le parti che finisce in tribunale. Il Comune accusa la società di non aver rispetto il contratto e quest’ultima accusa l’ente di non aver concesso le dovute autorizzazioni. Una storia che si protrae per anni senza alcun vincitore, ma nel frattempo sul terreno l’Agenzia delle Entrare impone un’ipoteca per debiti erariali della Pa.Da.
Qualcosa cambia nel 2021, quando l’allora sindaco Roberto Iacca (arrestato ad agosto 2022 per tentata concussione) firma una scrittura priva con il legale rappresentante della Pa.Da, Daniele Conzo, nella quale rinunciano a tutte le controversie giudiziarie e in sostanza concordano di restituire l’area al Comune. Ed è anche su questo che il segretario comunale ha espresso i suoi dubbi: la delibera di giunta firmata alcuni giorni fa parla di «presa d’atto» di quella scrittura privata, ma per il segretario quella formula è quantomeno anomala. «Di là dal fatto – scrive il segretario Manuela Cucurachi - che non esiste una norma giuridica che indichi cosa sia la “presa d’atto” se la volontà dell’Amministrazione è sanare l’atto invalido dal precedente vizio di incompetenza relativa, dovrebbe ratificarlo, a parere dello scrivente, con delibera del Consiglio Comunale, e non della Giunta».
Ma c’è di più. La scrittura privata sarebbe valida se fosse autenticata, ma in questo caso non lo è. Ma soprattutto Cucurachi ha accesso i riflettori sull’esistenza di una ipoteca: secondo il segretario comunale, esiste l’ipotesi che l’Agenzia delle Entrate potrebbe avviare un contenzioso con il Comune che, com’è noto, già versa in condizioni critiche. «Alla luce di quanto sopra esposto – conclude Cucurachi - si sconsiglia fortemente l'adozione della proposta di deliberazioni in oggetto, in quanto giuridicamente illegittima e potenzialmente lesiva dell'interesse pubblico». Un consiglio inascoltato: la giunta Serio ha firmato per l’annessione del terreno. E forse anche dell’accollo di quel debito con l’Agenzia delle Entrate.