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San Marzano protagonista dell’orgoglio «arbereshe»

 
Redazione online

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San Marzano protagonista dell’orgoglio «arbereshe»

La comunità albanofona del Tarantino presente al raduno di Spezzano

Sabato 17 Maggio 2025, 05:08

SAN MARZANO DI S. G. - Anche la provincia di Taranto sarà rappresentata alla prima giornata dell'«orgoglio arbereshe» che si terrà sabato oggi a Spezzano Albanese in Calabria.

San Marzano di San Giuseppe, la più popolosa comunità di lingua minoritaria albanese d’Italia, sarà protagonista di questa manifestazione con una delegazione ufficiale del Comune, formata dal sindaco Francesco Leo, assessore al turismo e tradizioni popolari Lorenzo Lonoce e rappresentanti della polizia locale, accompagnati da una folta rappresentanza di associazioni e personalità dedite alla salvaguardia e conservazione della cultura arbereshe, patrimonio storico di ben 7 regioni d’Italia.

Un evento che vedrà la partecipazione di tutte le comunità albanofone d’Italia provenienti dalla Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata, Molise, Campania, Abruzzo e di ospiti albanesi provenienti dalla terra delle Aquile e dagli Stati Uniti. Durante la giornata i gruppi storici sfileranno in corteo per rafforzare la propria identità e legame con la terra d’origine albanese, omaggiando la bandiera italiana di queste comunità con l’aquila bicipite della casata del condottiero Giorgio Castriota Scanderbeg, atleta di Cristo e difensore dell’occidente nella lotta contro l’Impero Ottomano.

Al termine della serata le associazioni di San Marzano, Pro Loco Marciana, Rrenje te tona e Katundy ne Zembra porteranno in scena i loro spettacoli teatrali e musicali, con la straordinaria partecipazione dell’autore di liriche Gregorio Talò e dell’Accademia «G. Verdi» del Maestro Giuseppe Parabita che accompagnerà la giovane Cosmeri Rochira, arbereshe di San Marzano, in uno dei canti simbolo della tradizione.

«Un onore e un dovere partecipare a questa iniziativa» sottolinea l’assessore Lonoce, «un momento importante da condividere con i nostri fratelli arbereshe sparsi per l’Italia ed un proseguimento della politica di promozione e divulgazione delle nostre radici, ma soprattutto un’occasione per i più giovani di creare un legame ancora più forte con la lingua e la cultura dei loro nonni, preludio ad un progetto che vedrà proprio le diverse generazioni a confronto con l’obiettivo di tramandare la nostra memoria storica».

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