TARANTO - Comune di Taranto moroso, cooperative in crisi e lavoratori dell’integrazione scolastica senza stipendio. I ritardi nei pagamenti del Municipio, infatti, stanno mettendo in ginocchio le cooperative sociali che si occupano di servizi essenziali per i minori, con gravi ripercussioni sui lavoratori. Anche se, da quel che risulta alla Gazzetta, proprio da ieri mattina la situazione si starebbe progressivamente sbloccando.
Per la cronaca, la prima ad intervenire è stata la Fp Cgil (segretario provinciale Alessio D’Alberto, segretario generale Cosimo Sardelli) denunciando l’inadempienza dell’Amministrazione comunale e le conseguenze negative per i dipendenti del settore, in particolare per quelli della cooperativa “Il Ponte”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata rappresentata dal mancato pagamento degli stipendi di marzo ai lavoratori di questa cooperativa, che erano invece attesi entro il 20 aprile. Questo ritardo non è un evento isolato, ma è il sintomo di un problema ben più profondo. Infatti, in una nota inviata alla commissaria straordinaria del Comune, Giuliana Perrotta, la Funzione pubblica Cgil parla apertamente di un contesto «ormai insostenibile e non più giustificabile», caratterizzato da mesi di mancati pagamenti da parte del Comune alle cooperative a cui sono stati affidati determinati servizi. Peraltro “Il Ponte”, nonostante le difficoltà, aveva comunque finora garantito l’anticipo degli stipendi di gennaio e febbraio, ma ora si trova nell’impossibilità di far fronte agli obblighi retributivi.
Sempre nella comunicazione inviata a Palazzo di Città, il sindacato sottolinea la gravità della situazione, definendola persino «vergognosa e irresponsabile».
Inoltre, secondo quanto riferito dalla Fp Cgil, alle cooperative non è consentito fatturare al Comune dallo scorso gennaio, e inoltre dovrebbero attendere sino all’approvazione del bilancio consuntivo, prevista per il 30 aprile.
Il sindacato definisce questa situazione «inaccettabile» e chiede alle direzioni Programmazione economico-finanziaria e ai Servizi sociali di assumersi le proprie responsabilità. E ancora, rivolgendosi invece verso la cooperativa “Il Ponte”, i sindacalisti dichiarano: «La situazione di cassa o le tensioni di bilancio non devono costituire, in alcun modo, una giustificazione plausibile a un’inadempienza di questa portata».
Ma, dal punto di vista amministrativo, da dove trae origine questo blocco nei pagamenti da parte del Comune? Da quel che risulta alla Gazzetta, nel bilancio di previsione 2025, il Municipio ha indicato una cifra (3 milioni di euro) che parzialmente avrebbe dovuto fronteggiare gli adeguamenti Istat dei contratti tra l’Amministrazione comunale e le cooperative che si occupano dei minori. La somma, però, è stata solo stanziata ma nel relativo capitolo di bilancio, almeno in questo primo quadrimestre dell’anno, non ci sarebbero ancora materialmente le corrispondenti risorse finanziarie (3 milioni di euro sui 4,8 necessari per coprire le maggiori spese delle coop). Per questo, così come sostiene la Fp Cgil, per sbrogliare la matassa bisognerebbe attendere che la gestione commissariale del Municipio approvi il conto consuntivo 2024. In realtà, secondo fondate indiscrezioni, il clima volgerebbe ugualmente al sereno. La Ragioneria del Municipio, d’intesa con la direzione Servizi sociali, molto probabilmente, farà ricorso alle risorse ministeriali del Fondo Povertà per onorare i pagamenti arretrati dovuti a queste cooperative, senza dover attendere così il perfezionamento degli equilibri contabili municipali.