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Taranto, ferì con 17 coltellate il rivale 39enne: condannato a 6 anni

 
ALESSANDRA CANNETIELLO

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ALESSANDRA CANNETIELLO

Taranto, ferì con 17 coltellate il rivale 39enne: condannato a 6 anni

L’uomo accusato del tentato omicidio dell’ex compagno della fidanzata. I fatti risalgono a luglio 2022

Sabato 15 Febbraio 2025, 11:07

Si è conclusa con una condanna a 6 anni e 8 mesi di carcere il processo di primo grado nei confronti di un 39enne tarantino accusato di tentato omicidio per aver inflitto 17 coltellate all’ex fidanzato dalla sua attuale compagna.

È stato il giudice Francesco Maccagnano, al termine dell’udienza di ieri, a emettere il verdetto che ha sostanzialmente accolto la tesi e la richiesta di condanna avanzata del pm Marzia Castiglia. Il magistrato, tuttavia, oltre ad applicare lo sconto di un terzo della pena previsto dal rito abbreviato scelto dall’imputato attraverso il suo difensore Marcello Ferramosca, ha riconosciuto in sentenza le attenuanti generiche per alcuni elementi valorizzati dalla difesa.

Nei guai, inoltre, sono finiti, la compagna del 39enne e una coppia di giovani che si trovava quella sera con loro. Alla fidanzata dell’imputato, anche lei 39enne, il pm ha contestato l’accusa di favoreggiamento e omissione di soccorso. Quest’ultima accusa è stata inoltre sollevata anche alla coppia di amici, un uomo e una donna entrambi di 23 anni, assistiti dall’avvocato Dario Palmieri, che quella notte di due anni fa erano a bordo dell’auto su cui viaggiavano i due fidanzati.

Per questi tre il giudice Maccagnano ha deciso per il rinvio a giudizio: sarà un processo, che comincerà a giugno dinanzi al giudice Anna Lucia Zaurito, a dover stabilire, dunque, le eventuali responsabilità dei singoli imputati al termine del dibattimento.

Nelle scorse udienze, intanto, la vittima, un 40enne di Taranto che a seguito delle ferite ha riportato danni permanenti, si è costituita parte civile attraverso l’avvocato Pasquale Di Natale quantificando in oltre 1 milione di euro la richiesta di danni.

I fatti risalgono a luglio 2022: in quella occasione la 39enne era alla guida lungo la strada per Statte quando il suo ex fidanzato aveva intercettato la loro auto e si era messo al loro inseguimento. Con una manovra l’uomo era poi riuscito a bloccare la strada ai due fidanzati e sceso dalla sua macchina, brandendo un coltello a serramanico, aveva per primo colpito con due pugni al volto il 39enne e lo aveva poi ferito alla mano. La lite era poi degenerata in un’aggressione brutale: raccolto il coltello, che nella colluttazione era finito per terra, secondo l’accusa, l’imputato si era infatti accanito colpendo con 17 coltellate l’ex partner della sua compagna, provocandogli lesioni al torace, all’occhio e anche in altre parti del corpo. Al termine di quelle violenze il 39enne era poi risalito in macchina e l’auto era infine ripartita lasciando l’uomo agonizzante.

I due fidanzati, nel frattempo arrivati all’ospedale Santissima Annunziata, avevano spiegato il perché di quelle lesioni e i soccorsi si erano immediatamente messi in moto per trovare il ferito in strada, immerso in una pozza di sangue, e portarlo in salvo. Alla base della violenza, una relazione finita male e la rivalità tra i due uomini che ha rischiato di finire con conseguenze ancora più gravi se non fosse stato per la prontezza dei soccorsi. La vittima, infatti, era stata trasportata d’urgenza in ospedale e sottoposta a diversi interventi chirurgici a cui era seguito un coma farmacologico a causa delle gravi ferite riportate, ma infine i medici gli hanno salvato la vita.

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