La trattativa per la cessione del Taranto sembra essersi incagliata proprio quando si attendeva il closing per il passaggio definitivo delle quote societarie alla Apex Capital Global. Manca una comunicazione ufficiale ma a quanto appreso dalla Gazzetta, il gruppo anglo-americano capeggiato da Mark Campbell non avrebbe rispettato i termini stabiliti dal preliminare per chiudere l’operazione nonostante le rassicurazioni fornite dallo stesso Campbell la scorsa settimana.
«Non ci sono problemi, la fideiussione è pronta e onoreremo la scadenza del giorno 16» affermò nel corso di un’intervista televisiva, ostentando sicurezza, la stessa che ha sempre mostrato in ogni suo intervento (assecondato puntualmente dall’Aps Taras, il trust dei tifosi). Invece, come temuto, il cambio della fideiussione si sarebbe rivelato uno scoglio insormontabile per la Apex a causa dei parametri imposti della Lega, ammesso che il gruppo fosse in possesso delle garanzie e della disponibilità finanziaria per procedere alla sostituzione. Circola voce di una bozza di polizza fideiussoria (pare di una banca spagnola) fatta pervenire agli uffici preposti e che sarebbe stata rispedita al mittente; da qui il timore di non farcela fino a giungere alla giornata cruciale di venerdì 13 senza alcuna novità di rilievo. Anche il secondo preliminare sarebbe decaduto, saltata di conseguenza la firma dal notaio (si dice mai prenotato) e classica doccia fredda per l’attuale proprietà che non appare propensa a concedere ulteriori proroghe ad Apex dopo tre lunghi e infruttuosi mesi di trattativa, conditi da tante promesse molte delle quali non mantenute. Il momento è complicato anche perché lunedì 16 andrebbero pagati stipendi e contributi del bimestre settembre-ottobre per sventare la minaccia di una nuova penalizzazione in classifica, la quarta consecutiva. Chi provvederà? La Apex si era dichiarata pronta a farlo (il conto dedicato del Taranto sarebbe stato anche sbloccato) ma senza fideiussione e closing garantirebbe altra liquidità a rischio di perdere tutto? Difficile, ecco quindi che potrebbe rendersi necessario un intervento tampone da parte della vecchia proprietà, a patto che disponga delle risorse per coprire l’importo relativo all’imminente scadenza (non giungono conferme). La confusione regna sovrana; i referenti di Apex, da noi contattati ieri pomeriggio, si sono resi irreperibili e di conseguenza si fatica a disegnare i prossimi scenari. Non ci sono certezze, si pensa ad un’ipotesi alternativa, semplici sensazioni in attesa che venga fatta chiarezza su una vicenda dai contorni poco limpidi. Urge una nota stampa che spieghi nei dettagli cosa ha impedito la chiusura della trattativa, gestita davvero male sotto l’aspetto comunicativo. Si brancola nel buio, con il futuro del Taranto appeso ad un sottilissimo filo. Disorientata pure la squadra, domani impegnata sul campo del Monopoli ma il calcio giocato in questa fase è passato in secondo piano. C’è ben altro a cui pensare.